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di Giorgio Bongiovanni e Matías Guffanti
Questa sera, in Paraguay, dibattito e spettacolo teatrale “Democracia?”

Questa sera, alle ore 24 italiane (alle 19 in Paraguay), ad Asunción, all'Auditorio Ruy Díaz de Guzmán de la Manzana de la Rivera, Ayolas 129 c/ El Paraguayo Independiente, andrà in scena lo spettacolo teatrale del Movimento Culturale Internazionale "Our Voice", dal titolo "Democracia?". L'opera sarà seguita da un dibattito, visibile in streaming nel nostro sito, sui temi della mafia e dell'antimafia, interamente dedicato alla memoria del giornalista paraguaiano Pablo Medina, corrispondente di ABC Color. Un nostro amico, prima ancora che collega. Con la nostra testata è stato autore di numerose inchieste sul narcotraffico in Paraguay.
Il 16 ottobre 2014 è stato ucciso insieme all'assistente Antonia Almada.


Dopo cinque anni di indagini giornalistiche, di indizi probatori, investigazioni della polizia e della magistratura i contorni di quel delitto sono sempre più delineati ed abbiamo un quadro chiaro sul perché, e da chi, è stato ucciso Pablo Medina. Nel dicembre 2017 una parte di verità è stata svelata con la condanna di Vilmar “Neneco” Acosta, ex sindaco di Ypejhú e mandante del doppio omicidio, a 39 anni di carcere. Uno dei killer, Flavio Acosta, nipote dell’ex sindaco, si trova detenuto in una prigione del Brasile. Nel frattempo il fratello di Vilmar, Wilson, sospettato di essere anche lui autore materiale del duplice omicidio, è ancora latitante probabilmente per quei segreti che può detenere sulle complicità istituzionali e su quei mandanti esterni che hanno permesso l'esecuzione.
Ma il livello delle complicità è ancora più alto. E' un fatto noto che il Paraguay è a tutti gli effetti un Narco-Stato. Per fortuna ci sono anche figure e funzionari di Stato che cercano di contrapporsi a questo sistema, come il Ministro Segretario Esecutivo della Segreteria Nazionale Antidroga del Paraguay (SENAD), Dr. Arnaldo Giuzzio, che ai nostri microfoni ha confermato come "la 'Ndrangheta è presente in Paraguay", ma la lotta resta impari.

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In foto: Alfredo Stroessner, a sinistra, e Aldo Zuccolillo, a destra

Rispetto a certi fenomeni i politici di questo Paese, nella migliore delle ipotesi, sono deboli, omertosi e silenziosi. Nella peggiore la politica, fino ad arrivare al Presidente della Repubblica, è compromessa e corrotta con il lato più oscuro del Potere.
Cinque anni dopo il delitto è ora di dire basta, di fare i nomi dei responsabili e di tutti coloro che in qualche maniera hanno permesso che il corpo di Pablo fosse crivellato di colpi.
Responsabilità che raggiungono il magnate Horacio Cartes, già Presidente della Repubblica che controlla l'economia del Paese e che ha avuto fortissimi legami con i clan del narcotraffico.
Ma responsabile è stato anche il direttore di “ABC Color”, Aldo "Acero" Zuccolillo (oggi deceduto, ndr) che tolse la scorta privata, fino a quel momento garantita dal giornale, a Pablo Medina pochi giorni prima della sua morte, offrendo così una sponda ai killer per assassinare il giornalista.
Qui pubblichiamo una fotografia inedita di Zuccolillo in compagnia dell'ex dittatore del Paraguay Alfredo Stroessner. Dimostrazione di una certa vicinanza a certi ambienti di Potere. Questa sera parlerò di questi argomenti, senza sconti, facendo nomi e cognomi.
(16 Ottobre 2019)

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