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Pluriomicida appartenente all'ala stragista di Cosa Nostra e capo mafia superlatitante braccato da tutte le polizie, ecco che Matteo MessinaDenaro Diabolik per gli amici - si scopre "scrittore": autore dilettere come "flussi di coscienza" rivelatori d'una baroccadisposizione letteraria. Suo misterioso interlocutore è un politico(forse anche agente dei Servizi segreti celato sotto il nome di"Svetonio") cui l'inconsapevole boss, erede di Riina e Provenzano,fiduciosamente si rivolge firmandosi col nom de plume di "Alessio".L'epistolario di Matteo-"Alessio", minuziosamente argomentato, taloraorgoglioso e nello stesso tempo strategicamente vittimistico, esprimela condizione di una certa mafia siciliana sospesa tra l'antica fasecontadina e quella metropolitana e transnazionale.