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cop69Disponibile nelle edicole della Sicilia e nelle librerie a partire dal 19 luglio e scaricabile fin da SUBITO nel formato PDF
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Sono passati venti anni dalle stragi del 1992 che strapparono la vita dei giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, e agli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinari, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Fu l’esordio di una stagione di sangue che in poco tempo determinò, in concomitanza con lo scandalo Mani Pulite, la fine della “prima repubblica” e gettò le fondamenta della seconda.
Anni di indagini hanno chiarito che sebbene eseguiti da Cosa nostra quegli eccidi soddisfacevano più interessi convergenti e la via dei responsabili conniventi con la mafia ci è stata indicata direttamente dalle parole di queste vittime eccellenti.
Così come il generale dalla Chiesa, scomparso da trent’anni esatti con la giovane moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, sia Giovanni Falcone che Paolo Borsellino avevano indicato la via per comprendere in quale immenso gioco si stesse muovendo la forza emergente di Cosa Nostra.
Come in un triste copione che si ripete tutti e tre questi “eroi del nostro tempo” sono stati prima delegittimati da furiose campagne di stampa, poi isolati a cominciare dal loro stesso ambiente lavorativo e infine uccisi quando, troppo liberi, troppo indipendenti e troppo indomiti scelsero di compiere comunque, a qualunque costo, il loro dovere.
Questo speciale di ANTIMAFIADuemila, così come sin dal primo numero, 12 anni fa, è dedicato alla loro memoria. Ma non vuole limitarsi ad essere un’edizione commemorativa quanto piuttosto uno strumento per riflettere, studiare, capire e per spronare la società civile ad impegnarsi, ad assumersi le proprie responsabilità affinché la storia non debba ripetersi.
Siamo infatti in un delicato momento per le inchieste che potrebbero finalmente squarciare il velo dell’omertà di stato su quelle stragi e sul contesto nelle quali si sono verificate. Inquietanti operazioni di delegittimazione e tentativi di sottrazione di indagine fanno temere per la ricerca della verità e soprattutto per l’incolumità dei magistrati.
Con questo numero, oltre a tre articoli di approfondimento della vicenda umana e processuale di dalla Chiesa, Falcone e Borsellino, vogliamo accompagnare voi lettori in un cammino tra passato e presente ripercorso grazie alle interviste esclusive a Nando dalla Chiesa, ai giudici Marino, Di Matteo, Gozzo, Morvillo, Ingroia, Teresi e Guarnotta ed a Manfredi Borsellino. Quindi la riflessione del giornalista Saverio Lodato, attento osservatore e testimone di quegli anni terribili, raccolti tra l’altro nella sua ultima fatica letteraria: “Quarant'anni di mafia”.
Il Generale, Falcone e Borsellino hanno lasciato un’eredità onerosa e straordinaria allo stesso tempo, tutti e tre, a loro modo, nutrivano fiducia nel futuro, nelle nuove generazioni, nell’immortalità delle idee che camminano sulle gambe di altri. Quel fresco profumo di libertà che donava a Paolo Borsellino l’inspiegabile senso di ottimismo di quei giorni in cui sapeva con certezza di dover morire oggi si avverte in tante parti d’Italia, in tanti giovani grandi e piccoli che stanno crescendo con il loro esempio.
Il nostro numero speciale si chiude proprio con loro, con i ragazzi, con la speranza.
Fare memoria ha valore se serve a costruire un futuro diverso e migliore. Buona lettura!


EDITORIALE

La verità ci farà liberi
di Giorgio Bongiovanni

Quel “ritocchino” sul “seno nudo”
di Saverio Lodato


CARLO ALBERTO DALLA CHIESA - LA SPERANZA DEGLI ONESTI
Un uomo solo contro il potere
di Monica Centofante

Lettere, documenti e interviste

Nando dalla Chiesa: Mio padre vittima del sistema
di Monica Centofante


GIOVANNI FALCONE - PER AMORE E PER SPIRITO DI SERVIZIO
Falcone, solo contro la “saldatura di interessi”
di Anna Petrozzi

Marino: “Nessuno nelle istituzioni ci ha voluto aiutare a trovare la verità”
di Anna Petrozzi e Lorenzo Baldo

“Muoviti docu” e tutto resta come prima. Intervista a Nico Gozzo
di Anna Petrozzi e Lorenzo Baldo

Di Matteo: “Lo Stato processi se stesso, in nome della verità”
di Giorgio Bongiovanni e Lorenzo Baldo

Morvillo: “Con Falcone vivo la lotta alla mafia sarebbe stata diversa”
di Lorenzo Baldo


PAOLO BORSELLINO - CHI NON HA PAURA MUORE UNA VOLTA SOLA
Borsellino, un uomo giusto ucciso dallo Stato-mafia
di Lorenzo Baldo

Manfredi Borsellino: “Mio padre circondato da persone poco affidabili”
di Giorgio Bongiovanni e Lorenzo Baldo

Ingroia: “Nei valori di Paolo le radici del cambiamento”
di Giorgio Bongiovanni e Lorenzo Baldo

Teresi: “Stato-Stato contro Stato-mafia”
di Lorenzo Baldo

Guarnotta: “La guerra alla mafia si vince a Roma”
di Lorenzo Baldo


GLI UOMINI PASSANO LE IDEE RESTANO
Appunti, scritti e convegni
di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino


QUEL FRESCO PROFUMO DI LIBERTA’
Giovani contro la mafia
di Miriam Cuccu e Francesca Mondin


LIBRI: LEGGO, SO E PENSO
Quarant’anni e un unico filo conduttore: la verità
Recensione del libro di Saverio Lodato a cura di Giorgio Bongiovanni e Miriam Cuccu

Saverio Lodato: “Le istituzioni italiane al limite dell’inciviltà”
di Giorgio Bongiovanni

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