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di AMDuemila
Il corpo dell'ex dittatore paraguaiano sarà riportato alla luce per un test del DNA
Indignazione tra i familiari dei desaparecidos

La salma del dittatore del Paraguay Alfredo Stroessner sarà riesumata. A deciderlo è stata la Corte Suprema di Giustizia brasiliana (STJ) che ne ha autorizzato l'esumazione. La STJ ha risposto alla richiesta di Enrique Alfredo Fleitas, un paraguaiano che sostiene di essere il figlio dell'amante di Stroessner, Michele Fleitas se non altro per riscuotere i 20 milioni di eredità che gli spetterebbero se venisse accertata la sua legittima discendenza tramite esame del Dna che il presunto figlio di Stroussner ha richiesto. Stroessner, salito al potere sull'onda di un colpo di Stato, è rimasto saldamente in carica in Paraguay dal 1954 al 1989: il secondo mandato più lungo della storia del Latino America dopo quello di Fidel Castro. In quei 35 anni il dittatore ha imposto un regime sanguinario alla popolazione con leggi marziali perseguitando intellettuali, attivisti e dissidenti politici. Una campagna di repressione inserita, insieme a quella di altri dittatori del Cono Sud dell'America Latina, nel "Piano Condor" della CIA.
Oltre 20 mila sarebbero stati gli oppositori torturati dagli uomini di Stroessner, circa 4 mila quelli assassinati e oltre 336 quelli fatte sparire, i così detti "desaparecidos". Nel 1989 venne destituito a sua volta da un altro generale, Andrés Rodríguez Pedotti. Alfredo Stroessner si rifugiò quindi in Brasile dove si ritrovarono al tempo molti dei gerarchi delle dittature sudamericane. Qui Stroessner trascorse un esilio dorato fino al 2006, anno in cui morì nella capitale, Brasilia, all'età di 93 anni. Ora il suo corpo verrà riportato in superficie per essere sottoposto ad esame del DNA e verificare se Enrique Alfred Fleitas è veramente suo figlio e quindi se avrà o meno diritto di poter accedere a una parte dell'eredità stimata in 3 miliardi di euro con buona pace per i familiari dei desaparecidos. A nulla infatti hanno portato le varie denunce di decine di vittime della repressione, che chiedono tra l’altro che il denaro di Stroessner venga restituito al popolo paraguaiano a cui il dittatore li ha sottratti durante il regime.