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Crisi del contante e regalo alle banche

Chi va in India in questo periodo si rende conto a proprie spese delle conseguenze della mossa più discussa del governo di Narendra Modi, cioè del governo nazionalista indù: la crisi del contante. Le banconote da 500 e da 1000 rupie, che costituivano la parte di gran lunga maggiore del denaro circolante, non valgono più. Entro il 24 novembre dovevano essere cambiate presso le banche o utilizzate in alcuni uffici pubblici. Quelle rimanenti potranno essere cambiate presso la Reserve Bank of India fino al 31 marzo dell'anno venturo.
Ma la cosa migliore - molto in teoria - sarebbe depositarle presso banche o uffici postali, entro la fine dell'anno.  
Le giustificazioni di questa mossa sono due e tutti e due opinabili: 1) combattere l'economia sommersa, 2) combattere il terrorismo (ivi compresa la contraffazione di banconote di provenienza pakistana). Tuttavia l'economia sommersa in India è nella media mondiale, non è niente di eccezionale, e il grosso concerne professionisti che evadono le tasse ma hanno depositi bancari, carte di credito e poco cash. Ad essere colpiti sono stati invece soprattutto i piccoli e medi commercianti che vendono e comprano a ciclo continuo, senza poter depositare alcunché.
Le file per i bancomat e per gli sportelli bancari erano imponenti. Anch'io a Calcutta ne ho fatta una che ha avuto l'onore della cronaca sull'India Times. Code che oltre ad essere oggetto di attenzione da parte dei borseggiatori, mietono anche vittime: a metà novembre i dati riferivano di una ventina di morti, tra infarti e collassi. Ma ci sono stati anche omicidi-suicidi di persone sconvolte da ripetuti fallimenti del tentativo di ottenere contanti e almeno un morto in un tentativo di assalire un furgone che riforniva di banconote le banche.
In molti ritengono che le finalità del governo siano ben differenti da quelle dichiarate: spingere le persone ad aprire depositi bancari e usare carte di debito. Ovverosia un enorme regalo alle banche che ha aspetti di sadismo sociale in una nazione di milioni di piccoli operatori economici. Ma Bill Gates, in visita nel Paese in quei giorni, approvava gongolante: "La moneta di plastica è il futuro in India". Già, ma quale India? A Bill Gates non importa.
Nonostante questi prestigiosi sostegni internazionali, il malamente dissimulato proposito del governo era spiegato con sarcasmo dall'Hindustan Times: "Modi è come la regina Antonietta che diceva: Se non avete il pane mangiate le brioches".

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