Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

1di redazione Antimafia Dos Mil Paraguay
Sabato 6 agosto 2016, i giornalisti Jorge Figueredo e Omar Cristaldo hanno tenuto una conferenza presso l’Università San Lorenzo-Unisal, nella città di Carapegua, Dipartimento di Paraguari, che dista circa 83 km da Asuncion. Qualche settimana addietro entrambi i redattori avevano accompagnato il Senatore Arnaldo Giuzzio precisamente per un incontro in quella stessa sede con gli studenti di Diritto, manifestando in questo modo la loro vicinanza al senatore.
Ad aprire l’incontro dal titolo “La Cultura e l’Educazione alla Legalità”, è stato l’avvocato Sonia Elisabeth Vega Fernández, Coordinatrice della Facoltà di Scienze Giuridiche, Politiche, Educazione e Umanità, nella filiale di Carapegua.
La Redazione della Rivista AntimafiaDosMil, del Paraguay si è così presentata dinnanzi ad un numeroso gruppo di studenti di legge.
Jorge Figueredo, direttore del sito web paraguaiano, ha inizialmente presentato brevemente l’origine e fondazione della rivista AntimafiaDuemila in Italia, fondata dal giornalista italiano Giorgio Bongiovanni il 25 marzo del 2000. Figueredo ha ricordato che la stessa nacque in memoria e a sostegno della lotta contro la mafia. Una lotta intrapresa dai giudici Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino ed il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, tutti loro vittime di Cosa Nostra.
La rivista Antimafia si occupa di raccogliere informazioni su Cosa Nostra e organizzazioni criminali connesse. Oltre ad occuparsi della criminalità organizzata dell’America Latina e delle sue connessioni con la politica nazionale ed internazionale attraverso i suoi redattori e collaboratori in Argentina, Uruguay, Paraguay e altri paesi.
Sin dalla sua fondazione, AntimafiaDuemila ha portato avanti un notevole lavoro in Sicilia, dove si trova la sede centrale, ed in tutta Italia, contro la mafia, lavoro che si inserisce nel contesto del suo impegno a favore della Verità e della Giustizia, e costituisce inoltre il principale mezzo di comunicazione specializzato in informazioni riguardanti la mafia ed il crimine organizzato transnazionale in Europa.
La Rivista Antimafia Dos Mil - Paraguay nasce invece nel gennaio del 2015 in memoria delle vittime della mafia paraguaiana: i giornalisti Salvador Medina, Pablo Medina, Antonia Almada, Santiago Leguizamón ed il Generale Ramón Rosa Rodríguez, oltre a tutte le vittime cadute per il loro impegno a favore della Verità e della Giustizia. La sua nascita avviene in un momento critico della storia del paese, dove è emerso palesemente il vincolo dei politici con il narcotraffico il che costituisce un segno terrificante per le istituzioni della Repubblica. Se non c’è un vero impegno di lotta contro il flagello della corruzione, il traffico di droghe, di armi e la distruzione delle nostre risorse naturali, il Paraguay diventerà non solo un narco-stato, ma uno stato-mafia come la Colombia, Messico, Italia e tanti altri paesi.
Antimafia Dos Mil si propone di denunciare, investigare e apportare dei dati che contribuiscano a far luce sui più grandi crimini avvenuti nella Repubblica, dal secolo scorso, in special modo l’omicidio del giornalista Pablo Medina, all’oggetto di spezzare decenni di silenzio, di condizionamento della cultura dell’illegalità e complicità dei paraguaiani con la dittatura mafiosa che governa questo paese. Governo che si è avvalso del ricatto, l’estorsione, la disinformazione e l’omicidio selettivo per impadronirsi della vita dei paraguaiani, della loro libertà e patrimonio, ma soprattutto ha trasformato lo stato in uno strumento al servizio della mafia per la difesa dei suoi loschi interessi.
2Durante l’incontro sono state citate alcune espressioni del giudice antimafia italiano Antonino di Matteo, pronunciate durante una riunione con i giovani nell’Aula bunker del Carcere dell’Ucciardone di Palermo: “L’indifferenza ed il silenzio mortificano la libertà. La mafia è la mortificazione della libertà. Perché nella mafia c’è un organizzazione gerarchica e quindi la libertà dell’individuo non esiste”. “Inoltre, non dobbiamo temere coloro che hanno idee diverse da noi. L’unica cosa che dobbiamo temere è la rassegnazione, l’indifferenza ed il silenzio, che distruggono l’uomo ancora prima della sua morte fisica”.
“La sfida  proposta dai due colleghi del Paraguay è quindi quella di distruggere la cultura della corruzione e del conformismo radicalizzata in ognuno dei paraguaiani condizionati come sono dalla cultura dell’illegalità.
“È molto importante in questo momento parlare di mafia, di crimine organizzato e avere il valore di denunciare e resistere. La nostra battaglia civile avrà più forza se iniziamo a conoscere la nostra Costituzione Nazionale: i principi fondamentali e formali, i diritti, doveri e garanzie contenute nella nostra carta magna”, ha puntualizzato Figueredo.
Successivamente Omar Cristaldo ha parlato appunto della cultura dell’Educazione alla Legalità, della sua importanza e significato, nonché –riallacciandosi alle parole del suo collega- della necessità di analizzare l’importanza della Costituzione Nazionale e di ciò che rappresenta, della legge e del suo significato.
“In una società tutti siamo uguali e tutti abbiamo gli stessi diritti e gli stessi obblighi. Tutte le persone siamo uguali di fronte alla legge, appunto perché siamo persone. Questo è il fondamento che permette alle persone di conoscere e quindi di capire, comprendere e assumere il ruolo che corrisponde come cittadino di un paese, e così coscientemente assumere le proprie responsabilità e i diritti sociali e politici”, ha detto Omar Cristaldo.
E ha aggiunto: “L’educazione e la cultura della legalità è orientata a rendere il cittadino consapevole dell’importanza della sua piena partecipazione nella società, perché cittadini consapevoli e l’unità nazionale sono la premessa per pretendere coerenza democratica e sovranità. L’educazione alla cittadinanza vuole portare a conoscenza del minore, del giovane e dell’adulto delle norme da rispettare in una citta, permette di familiarizzare con le stesse e quindi integrarci meglio nella società. Mira anche a introdurre concetti teorici di politica e diritto, che sono alla base dei governi democratici dove le persone necessariamente devono partecipare e dare il loro contributo. Quindi è senz’altro positivo contare con cittadini preparati che possono rappresentare in sé stessi delle valide alternative di fronte ai problemi che un paese si trova ad affrontare, pronti anche ad avvalersi dei loro diritti di voto con cognizione di causa”.
Cristaldo ha rimarcato che la “coscienza del dovere sociale non è altro che il senso di appartenenza alla società, che permette di realizzare che non viviamo da soli né isolati; che apparteniamo ad una società che contribuiamo a modellare con il nostro comportamento. Realizzare questa verità ci permette di tenere lontano dalle nostre vite l’egoismo e l’individualismo; ci permette di cercare soluzioni collettive ai problemi che ci affliggono. 3Renderci coscienti che se qualcosa è positivo per gli altri lo è anche per noi stessi. La difesa della verità e della giustizia senza alcun condizionamento è un valore sociale che dobbiamo difendere con forza. Se voi siete capaci di indignarvi profondamente ogni volta che viene commessa un’ingiustizia nel mondo, allora siamo compagni, ed è importante perché è la giustizia quella che permette che ci sia pace e nella pace si manifesta l’amore e la fratellanza”, ha concluso.
Jorge Figueredo ha quindi approfondito ulteriormente la Costituzione Nazionale paraguaiana, analizzando il preambolo della stessa e le dichiarazioni fondamentali dei diritti, i doveri e le garanzie della vita e del medio ambiente, nonché il concetto di libertà.
A contrassegnare il valore della visita alla sede universitaria, sono stati consegnati ai nostri due giornalisti degli attestati di riconoscimento e la frase con cui uno degli studenti ha sintetizzato questo evento: “dove i giornalisti hanno parlato della verità, senza sotterfugi, senza mezze verità, tanto comune invece tra gli avvocati di professione”.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos