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Consuelo Loeradi Guido Olimpio
Washington. A Sinaloa, lo stato de El Chapo, stanno regolando dei conti. In modo brutale e mirando in alto. Una formazione di circa 150 uomini armati ha compiuto un'incursione a La Tuna, la località dove vive la madre del boss oggi in carcere. Gli assalitori sono entrati nella residenza di Consuelo Loera, la mamma di Guzman, hanno rubato 2 auto, tre moto, quindi hanno tagliato le linee telefoniche. Quasi contemporaneamente, in altri punti del villaggio, altri attacchi. Secondo alcune fonti almeno 8 le vittime, tra cui una persona trascinata fuori da una casa contigua a quella di proprietà del padrino. Conclusa la scorreria, i criminali se ne sono andati senza lasciare traccia. Una dimostrazione di potenza e di impunità da parte chi ha osato entrare nel «santuario» di Guzman. Curiosamente, alcuni quotidiani hanno riportato presunte dichiarazioni rassicuranti di Consuelo che, attraverso funzionari governativi che l'hanno visitata, ha negato qualsiasi aggressione o saccheggio.

Un avvertimento al clan
Diverse le ipotesi sui responsabili. Una prima teoria è che si sia trattato di un segnale ai figli de El Chapo, Ivan e Alfredo, da parte della vecchia guardia che risponde agli ordini del Mayo Zambada, il capo che ha preso in parte le redini dell'organizzazione. Una sorta di avviso che potrebbe essere seguito da qualcosa di peggio. Altri esperti hanno suggerito che la spedizione possa essere stata lanciata dal clan Beltran Leyva, un feroce avversario del capo del Cartello di Sinaloa. Le due fazioni una volta erano unite, poi è esplosa una faida che si è estesa a molte province del Messico. I Leyva hanno sospettato che Guzman abbia «venduto», nel 2008, il loro leader, Alfredo detto El Mochomo, per ottenere il rilascio di uno dei suoi figli. Oggi la battaglia contro El Chapo è guidata da Fausto Meza Flores, un personaggio ritenuto determinato e deciso forse a sfruttare il momento visto che il numero uno è in prigione in attesa dell'estradizione negli USA.

Sette decapitati
All'episodio di La Tuna ne è seguito un altro. La polizia ha rinvenuto sette corpi decapitati nella cittadina di Rosario, sempre in Sinaloa. C'è un legame con lo sfregio alla madre di Guzman? O la guerra tra i due gruppi nemici sta per diventare ancora più aspra? Forse nelle prossime ore emergeranno maggiori elementi, sempre che le autorità vogliono fare chiarezza. Spesso tra la versione ufficiale e la verità c'è un abisso profondo quanto lo è il narco-conflitto. Nelle ultime settimane gli scontri a fuoco sono aumentati nelle regioni al confine con il Texas (Tamaulipas), nella Bassa California e Acapulco, aree dove molti cartelli si contendono il mercato criminale.

Tratto da: corriere.it

In foto: Consuelo Loera, la mamma di «El Chapo»

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