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abu omar 1Sarà estradata in Italia
La Corte Costituzionale di Lisbona ha respinto la richiesta di Sabrina De Sousa. La donna si è sempre dichiarata estranea al sequestro dell'imam integralista a Milano. Europarlamento: "Via il segreto di Stato"

LISBONA. Ha perso la battaglia legale e sarà estradata in Italia dal Portogallo per scontare la sua pena. Una ex agente della Cia, Sabrina De Sousa, che era stata condannata in contumacia, ha visto respingere dalla Corte Costituzionale del Portogallo il suo ultimo appeallo e dovrà scontare una condanna a quatto anni. L'ex-spia ha spiegato di essere in attesa di sapere quando avverrà l'estradizione.

L'arresto della donna era avvenuto a ottobre a Lisbona grazie a un mandato europeo: la donna era tra i 26 americani condannati per il sequestro avvenuto nel 2003 a Milano del sospetto terrorista Osama Moustafa Hassan Nasr, alias Abu Omar, uno dei casi più conosciuti di extraordinary rendition, messo in atto la collaborazione del Sismi, servizio segreto militare, di Nicolò Pollari. L'agente ha sempre dichiarato di non essere coinvolta nel rapimento.

Il suo avvocato ha detto che spera di ottenere per la sua assistita la grazia dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, così come è avvenuto per altre persone coinvolte nel caso.

De Sousa ha detto di aver inviato una lettera a Papa Francesco, attraverso l'ambasciata del Vaticano a Lisbona, chiedendo al Pontefice di intervenire contro le consegne speciali utilizzate dalla CIA dopo gli attacchi dell'l'11 settembre 2001. Francesco ha già condannato nel 2014 questa pratica, che fa parte della strategia anti-terrorismo dell'amministrazione degli Stati Uniti dopo gli attacchi, in base alla quale sospetti terroristi sono stati rapiti e trasferiti in centri dove sono stati interrogati e torturati. Il programma è stato chiuso dal presidente Barack Obama alcuni anni fa.

Europarlamento a Italia: "Via segreto di Stato". Intanto l'Europarlamento, riunito in seduta plenaria a Strasburgo in una risoluzione sulla relazione del Senato americano sul ricorso alla tortura da parte della Cia, ha chiesto che le autorità italiane "rinunciano" al "segreto di Stato per l'ex capo del SISMI e il suo vice" e  "per tre ex membri del SISMI" coinvolti nel rapimento dell'imam egiziano Abu Omar, "al fine di assicurare che la giustizia proceda senza ostacoli". "Le autorità italiane - si legge nel testo - erano a conoscenza delle torture perpetrate all'Imam" e hanno fatto ricorso al segreto di Stato "per garantire che ai responsabili fosse concessa l'immunità". Gli eurodeputati chiedono inoltre "missioni esplorative" negli Stati membri che figurano come complici del programma di detenzione della Cia, tra cui l'Italia. La richiesta di Strasburgo si aggiunge alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 23 febbraio 2016, che ha condannato l'Italia a un risarcimento.


Tratto da: repubblica.it

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