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di AMDuemila
I due andranno a processo davanti una giuria popolare
Secondo le indagini furono gli autori materiali del delitto

A due anni di distanza dal terribile omicidio della consigliera municipale di Rio de Janeiro, Marielle Franco, e del suo autista Anderson Gomes, il giudice del tribunale dello stato di Rio de Janeiro, Gustavo Gomes Kali, lo scorso 10 marzo ha rinviato a giudizio davanti a una giuria popolare i due miliziani: Ronnie Lessa ed Élcio Vieira de Queiroz.
Lessa, sergente della polizia militare in pensione, e l'ex ufficiale della polizia militare de Queiroz erano stati arrestati l’anno scorso perché ritenuti esecutori dell'omicidio. Gli inquirenti erano risaliti a loro attraverso l'analisi delle immagini nelle quali veniva ripercorso il tragitto dell'auto usata per il delitto il 14 marzo di due anni fa. Stando alle indagini a fare fuoco contro l’attivista Marielle Franco e Anderson Gomes sarebbe stato Ronnie Lessa, mentre Élcio Vieira de Queiroz era alla guida dell'auto usata per l'agguato, una Chevrolet Cobalt grigio metallizzato, con targa clonata. Gli investigatori non sono stati ancora in grado di ricostruire le motivazioni e i mandanti dell'esecuzione. Complice anche il fatto che in questi due anni le indagini hanno incontrato difficoltà di ogni tipo, con depistaggi e condizionamenti politici. Lo scorso 14 ottobre, ad esempio, le investigazioni hanno subito una grave battuta d'arresto. Gli agenti della divisione omicidi della polizia civile di Rio de Janeiro avevano infatti affermato di aver perso "immagini rilevanti" che avrebbero permesso di identificare come assassini di Marielle Franco Lessa e de Queiroz. Solo la forte pressione delle associazioni brasiliane e internazionali per la difesa dei diritti umani ha costretto le autorità a fare uno sforzo ulteriore nella ricerca dei colpevoli. Nel corso di un'indagine del Consiglio di controllo delle attività finanziarie (Coaf), inoltre, è emerso che due giorni dopo l'arresto degli indagati è stato trovato un deposito sospetto di 100.000 real (23 mila euro) in contanti sul conto corrente di Ronnie Lessa. Secondo gli inquirenti potrebbe essere il denaro pagato all'ex poliziotto come ricompensa per l'omicidio su commissione di Marielle e del suo autista Anderson. Il deposito in questione sarebbe stato effettuato in un bancomat il 9 ottobre, sette mesi dopo l'omicidio. Il conto corrente è stato sequestrato insieme a tutti i beni del presunto omicida e del suo complice per garantire il risarcimento dei danni morali e materiali alle famiglie della consigliera e del suo autista. Oltre al conto corrente sono state sequestrate la sua casa, una barca ormeggiata ad Angra dos Reis e intestata a un prestanome. Tutti beni che secondo gli inquirenti sono incompatibili con le entrate di un ufficiale di polizia militare in pensione.

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Jair Bolsonaro © Imagoeconomica


L'ombra dell'"uomo nero"
Ora che i presunti esecutori del delitto andranno a processo resta da capire chi e perché ha voluto la morte di Marielle e del suo assistente. Un omicidio politico a tutti gli effetti, date le posizioni dell’attivista contro i cosidetti poteri forti in Brasile. In questi due anni di indagini gli inquirenti si sono imbattuti più volte nell’ombra dell'"uomo nero" Jair Bolsonaro, il presidente della Repubblica Brasiliana. Il suo nome, infatti, era finito nell'inchiesta sull’omicidio. Anche se questi ha sempre negato ogni genere di coinvolgimento, ci sono alcuni dati e circostanze che non possono essere lasciati al caso. Secondo la tv Globo, il portiere del condominio in cui viveva Bolsonaro a Rio avrebbe dichiarato alla polizia che uno degli indagati (Ronnie Lessa) è comparso il 14 marzo 2018, giorno dell'assassinio di Marielle Franco, all'ingresso, dichiarando di recarsi in casa di Bolsonaro.
Il custode ha raccontato di aver suonato all'appartamento di Bolsonaro (all’epoca era ancora un deputato) per avere l'autorizzazione a far entrare de Queiroz. Inoltre, stando a informazioni trapelate dalle indagini della polizia (riportate da Jornal Nacional), il portinaio avrebbe detto di aver visto in seguito che l'uomo, invece, si era recato nell'appartamento di Ronnie Lessa, che viveva nello stesso condominio del presidente a Tijuca. Poco dopo Lessa e de Queiroz sarebbero usciti dall’edificio per assassinare l’attivista Franco e il suo autista, Anderson Gomes. Tra Lessa e Bolsonaro non c’è nessun tipo di legame o rapporto. Lo stesso, però, non si può dire del figlio del Presidente, Carlos Bolsonaro, la cui amicizia con Ronnie Lessa venne ostentata con tanto di foto che misero in imbarazzo il leader dell'estrema destra. Rapporti con uno dei due indagati, questa volta lavorativi, li aveva anche l’altro figlio del Presidente, il primogenito Flavio Bolsonaro. Quest’ultimo aveva infatti assunto come autista personale Élcio Queiroz, l’uomo che secondo le indagini era al volante della Chevrolet dalla quale Lessa sparò i tredici colpi contro Marielle e il suo assistente.

Foto di copertina © Montagem OitoMeia

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