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di AMDuemila
Il procuratore capo Cozzi: “Abbiamo aperto un’inchiesta, approfitteremo dell’abolizione del segreto pontificio per far luce sulla vicenda”

A seguito di un esposto consegnato alla procura di Genova da Francesco Zanardi, portavoce della Rete l’Abuso, nel quale si fa riferimento ad una lettera di alcuni parrocchiani che raccontano di abusi sessuali, i magistrati hanno avviato le indagini per violenza sessuale su minori a carico del parroco Francesco Castagneto. Ora, con i sigilli rimossi da Papa Francesco che ha abolito il segreto pontificio, il procuratore capo Francesco Cozzi confermando l’apertura di un’inchiesta ha annunciato che nei prossimi giorni verrà chiesta l’acquisizione degli atti presso la Curia “per far luce sulla vicenda”. Don Castagneto, già indagato nel 1998 dalla Diocesi genovese, era prete a Sori, piccolo borgo nella Riviera di Levante, e nel quartiere genovese di Albaro nella chiesa Santa Teresa di Albaro, molto frequentata dalle associazioni composte da minori e scout. Qui in estate era stato allontanato ma senza nessun avviso. Della vicenda si era occupato Il Fatto Quotidiano. I fatti risalirebbero a metà degli anni '90, A Sori, un gruppo di ragazzi e di educatori denunciò alla Curia comportamenti “non appropriati” di don Franco Castagneto. “Don Franco è come Cristo. I suoi ragazzi sono gli apostoli. - diceva una di loro - E Gesù baciava i suoi apostoli, dicevano così per spingere ad accettare quei rapporti. Spero che finalmente venga fuori questa storia che ha devastato persone e famiglie. Tutti sapevano. Io sono andata in Curia non so più quante volte...”. Dalla denuncia si arrivò ad un’istruttoria guidata da Alberto Tanasini - attuale vescovo di Chiavari - con la collaborazione di Nicolò Anselmi, oggi vescovo vicario del cardinale Angelo Bagnasco. Con loro anche Guido Marini che è cerimoniere del Papa dal 2007. Il prete venne trasferito nella parrocchia di Santa Teresa d’Albaro ma lì dopo un po’ di tempo non si è fatto più vedere. Si pensa, infatti, che sia stato sollevato dal suo incarico e collocato altrove, dopo l’arrivo di altre denunce (per adesso non è dato sapere se relative a nuovi episodi o legate alle accuse passate). Monsignor Tanasini nelle scorse settimane si è mostrato addolorato per la vicenda e “per la Chiesa che non ha saputo proteggere i ragazzini”. Da parte sua don Francesco Castagneto ha respinto le accuse e sempre a Il Fatto Quotidiano nei mesi scorsi ha detto di non credere “che un ragazzo delle mie parrocchie possa aver denunciato episodi simili. Giuro che non ho mai avuto desideri di questo tipo. Minori? Mi fa orrore il solo pensiero”.

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