Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di Jean Georges Almendras
Fortemente sospettato di aver commesso azioni criminali legate al caso Lava Jato (caso Odebrecht, ndr.), la Giustizia brasiliana ha emanato un ordine di cattura internazionale nei confronti dell'ex presidente del Paraguay, Horacio Cartes. Le informazioni diffuse dalle agenzie internazionali hanno inondato le redazioni di giornali, telegiornali e radio del Brasile e della regione, su questa clamorosa notizia che conferma quello che la nostra redazione, così come il direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni hanno, in diverse occasioni, evidenziato riguardo il comportamento di Cartes, più propenso alla trasgressione della Legge che al suo rispetto. Ed è la Giustizia del Brasile a prendere una posizione, che accogliamo con piacere. Specialmente dopo che Giorgio Bongiovanni, in occasione di un recente dibattito ad Asuncion, Paraguay, che è seguito alla rappresentazione dell'opera teatrale “Democracia?”, portata in scena dal Movimento Our Voice, ha chiamato in causa pubblicamente proprio Horacio Cartes, governante dai dubbi comportamenti nella sua gestione e anche come imprenditore. Va detto che nell’immaginario popolare, in tutto il territorio paraguaiano, Horacio Cartes è sempre stato considerato un "delinquente" di alto livello.
Stando alle prime informazioni che stanno facendo il giro del mondo, il giudice brasiliano Marcelo Bretas - nelle ultime ore - ha emesso un ordine di cattura contro Horacio Cartes nell’ambito delle indagini che si stanno conducendo sul Lava Jato. Secondo quanto emerso da fonti giudiziarie brasiliane si sospetta che l'ex presidente sia seriamente coinvolto in azioni di appoggio diretto a Darío Messer, per averlo aiutato, mesi fa, a fuggire dalla giustizia anche se più tardi (a luglio di questo anno), fu arrestato a Sao Paolo, Brasile. Darío Messer è un cambiavalute conosciuto in Brasile come "il doleiro dei doleiros" ed era noto che Cartes lo considerava "suo fratello dell'anima", nella cerchia delle sue amicizie. Un legame anche d'affari, come sarebbe emerso dalle investigazioni condotte dalla giustizia brasiliana riguardo le attività di Messer, che frequentava molto il Paraguay. Per questo motivo la giustizia stava indagando approfonditamente su di lui delineando un quadro che ha portato ai sospetti su Cartes.
L’ordine di cattura contro Cartes emesso dal giudice Bretas, della Settima corte Federale di Rio di Janeiro, ha fatto si che l’Interpol attivi il codice rosso per garantire la pronta cattura ed evitare che l'ex presidente possa attraversare la frontiera alla ricerca di un posto dove nascondersi.
L’operazione guidata dal Giudice Bretas porta il nome di "Patrón" perchè si crede che Messer si rivolgeva a Cartes con questo nome. Messer è ricercato dalla giustizia brasiliana perché era riuscito a darsi alla fuga attraversando la frontiera. Horacio Cartes è sospettato di averlo aiutato a fuggire. Inoltre, il Giudice Bretas vuole adesso definire, non solo chi lo ha aiutato a fuggire, ma anche chi lo ha aiutato a nascondere i suoi beni.
Il Giudice Bretas ha emesso altri 27 provvedimenti giudiziari da eseguire a Sao Paulo e Pora Porá. Le squadre della Polizia Federale, al momento di redigere questo articolo, stanno lavorando intensamente in vari punti del territorio brasiliano.
L'applicazione del codice rosso serve ad impedire la sua uscita dal Paraguay, disponendo l'allerta per tutte le uscite dal territorio. In un comunicato ufficiale la Polizia Federale del Brasile dichiara anche che il codice rosso è stato esteso ad altre persone residenti in Paraguay e negli Stati Uniti, e che sono almeno 100 i poliziotti impegnati ad eseguire l’ordine giudiziario.
Si legge inoltre che l'operazione mira a reprimere le organizzazioni criminali coinvolte nel riciclaggio di denaro. I complici di Messer avrebbero occultato circa 20 milioni di dollari.
Dal Paraguay, è stato riferito che il Capo dell’Interpol Wilberto Sánchez ha dichiarato di non aver ricevuto finora alcuna ingiunzione contro Cartes, e che l'ordine di cattura non è ancora stato inserito nel sistema dell’Interpol. La modalità da seguire è che l'ordine deve essere emesso da un giudice, perché la sola notifica dell'Interpol non è valida per arrestarlo. Questi i termini con cui si è espresso il magistrato Manuel Doldán. C’è aspettativa in Paraguay, la stampa locale ha già diffuso la notizia, della compromettente posizione in cui si trova l'ex presidente.
A livello politico, certamente, questa notizia ha scatenato un forte tsunami sul Partito Colorado paraguaiano e sul sistema politico con delle ripercussioni inimmaginabili.
Attualmente si ignora dove si trovi Horacio Cartes, anche se si suppone che si trovi in territorio paraguaiano. Ma per la giustizia del Brasile è considerato un ricercato.

Foto di copertina: www.abccolor.com / Horacio Cartes e Darío Messer

ARTICOLI CORRELATI

Ecco i nomi dei mandanti esterni dell'assassinio del nostro amico Pablo Medina

ANTIMAFIADuemila e Our Voice in Paraguay

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos