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di AMDuemila
Il verdetto per le perdite miliardarie occultate dalla banca dopo la scalata Antonveneta

Confisca record di circa 150 milioni di euro per le banche Nomura e Dutsche Bank

Dopo sei anni d’inchieste e un processo di tre anni fa finalmente, nei giorni scorsi, sono state certificate, con la sentenza di primo grado, delle responsabilità sulle perdite miliardarie occultate nel Monte dei Paschi di Siena.
Il tribunale di Milano ha infatti condannato a una pena di 7 anni e 6 mesi l'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, nell'ambito del processo su una serie di operazioni finanziarie realizzate dalla banca senese per coprire le perdite provocate dall'acquisto di Antonveneta.
Il pm di Milano Giordano Baggio, titolare dell'inchiesta insieme a Stefano Civardi e Mauro Clerici, aveva chiesto una condanna a 8 anni di reclusione e una multa di 4 milioni di euro. I reati ipotizzati nei confronti di tutti gli imputati nel processo sono, a vario titolo, manipolazione del mercato, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo all'autorità di vigilanza relativo (parzialmente prescritto) ad operazioni dai nomi esotici ma dai contenuti tossici: Santorini, Alexandria, Fresh, Chianti Classico, realizzate dalla banca senese tra il 2008 e il 2011, nell’ambito di misure di rafforzamento patrimoniale e riequilibrio di operazioni finanziarie preesistenti, in particolare le consistenti perdite dovute alla scalata di Antonveneta, costata circa 10 miliardi di euro nel 2008.
Condanne sono state emesse anche nei confronti degli altri imputati Antonio Vigni, ex direttore generale di Mps, (condannato a 7 anni 3 mesi con la Procura che aveva chiesto una condanna a 8 anni e multa di 4 mln), Daniele Pirondini, ex direttore finanziario, (condannato a 5 anni e 3 mesi a fronte di una richiesta di 6 anni e multa 1,5 mln) Gianluca Baldassarri, ex responsabile dell'area Finanza, (4 anni e 8 mesi rispetto alla richiesta dei pm di 6 anni e 1,5 mln) e Marco Di Santo, all'epoca dei fatti responsabile Alm (Asset lliabilities management e capital management) all'interno dell'area Tesoreria e Capital management, sempre della banca senese (condannato a 3 anni e 6 mesi rispetto i 2 anni e 6 mesi e 800mila euro richiesti).

I manager di Deutsche e Nomura
Gli altri imputati condannati sono sei tra manager ed ex manager di Deutsche Bank e due di Nomura. Per quanto riguarda Deutsche Bank, Ivor Scott Dunbar, coinvolto in qualità di managing director - co-head of Global capital markets della filiale di Londra, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi (la procura aveva chiesto l'assoluzione), Michele Faissola, imputato in qualità di managing director - head of Global rates, a 4 anni e 8 mesi (richiesta di 5 anni e 8 mesi e una multa di 1,4 mln), Michele Foresti, in qualità di managing director - head of Structured trading, a 4 anni e 8 mesi (5 anni e 8 mesi e 1,4 mln), Dario Schiraldi, in qualità di managing director - head of Europe sales, a 3 anni e 6 mesi (5 anni e 8 mesi e 1,4 mln), Matteo Angelo Vaghi, in qualità di managing director - head of Italian Sales, a 3 anni e 6 mesi (la procura aveva chiesto l'assoluzione), e Marco Veroni, in qualità di direttore - account manager di Db London in relazione al cliente Mps, a 3 anni e 6 mesi (richiesta di 2 anni e 6 mesi e multa di 800mila euro).
Per quanto riguarda Nomura, sono stati condannati rispettivamente a 4 anni e 8 mesi Sadeq Sayeed, in qualità di ceo di Nomura International Plc London (richiesta di 6 anni e multa di 1,5 mln), e a 3 anni e 5 mesi Raffaele Ricci, all'epoca dei fatti responsabile delle vendite per l'Europa e il Medio Oriente di Nomura (richiesta du 6 anni e 1,5 mln).
Il tribunale di Milano ha contestualmente condannato Deutsche Bank Ag e Deutsche Bank London Branch alla confisca complessiva di 64 milioni di euro e una multa di 3 milioni di euro. Ugualmente è stata condannata anche la banca giapponese Nomura alla confisca di 88 milioni di euro e una multa di 3,45 milioni di euro, sempre in merito ad una serie di operazioni finanziarie realizzate dalla banca senese per coprire le perdite provocate dall'acquisto di Antonveneta.Circa 1.300 le parti civili che si erano costituite all’inizio del dibattimento, molte delle quali sono state nel corso degli anni liquidate dalle banche, ma in sentenza i giudici hanno riconosciuto espressamente un risarcimento di 50mila euro ciascuno per le associazioni di Federconsumatori e Confconsumatori.

Le difese hanno già annunciato la volontà di fare appello. "Prendo atto della sentenza emessa in data odierna, pur con il doveroso e massimo rispetto che si deve avere per l'Autorità giudiziaria, non posso, tuttavia, nascondere lo stupore per questo pronunciamento, alla luce di quello che è stato l'esito dell'istruttoria dibattimentale” ha detto l'avvocato Giuseppe Iannaccone, legale dei funzionari di Deutsche Bank coinvolti nel processo sulla passata gestione di Mps, commenta la sentenza. "Sono pienamente convinto che i nostri assistiti siano innocenti, avendo agito, nell'ambito del proprio ruolo, in maniera diligente e appropriata, e, pertanto, leggeremo con estrema attenzione le motivazioni della sentenza e, certamente, sarà proposto appello", ha aggiunto Iannaccone.

Foto © Imagoeconomica