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di Davide de Bari
Il missionario comboniano è intervenuto a un incontro sul razzismo a Napoli

“Il problema oggi è che la tribù bianca ha governato il mondo e dal 1500 lo abbiamo colonizzato, con dei presupposti chiari. Quella tribù bianca si sente minacciata, visto che gli altri popoli stanno aumentando di numero. La politica è incapace di risolvere il problema perché quando arrivano al potere capiscono che il vero potere è quello economico-finanziario e non quello che noi eleggiamo. Nessun politico tocca il problema finanziario ma tocca sui deboli, coloro che non contano sono loro i responsabili”. E’ con queste parole che il missionario Padre Alex Zanotelli è intervenuto a un incontro intitolato “Contro il razzismo” organizzato dall’Associazione “Il Filo” a Napoli. Zanotelli ha evidenziato come l’immigrazione non è altro che “l’effetto di un sistema economico finanziario ingiusto”. “La gente dovrà sempre più scappare da queste situazioni. - ha detto - Io lo chiamo ‘o sistema’, che non è solo la Camorra, per me questo è il grande sistema. E’ sempre più finanziario che economico. Oggi sono le banche che contano, non i soldi, ma il grande giro della speculazione finanziaria, permettendo sempre a meno persone di mettere le mani su questo potere”. Il missionario ha poi spiegato che gran parte delle ricchezze è sempre più detenuto da poche persone ricche. “L’associazione Oxfam dice che i 32 uomini più ricchi al mondo hanno tanto quanto 3 miliardi 800 milioni di persone. Tra i primi quattro ci sono i giganti del web e da questo si capisce l’importanza dell’informazione, come ci viene raccontata la grande menzogna da chi possiede. - ha spiegato - Il sistema permette al 10% (1 miliardo su 7) della popolazione mondiale, tra cui ci siamo anche noi, di consumare da solo il 90% dei beni che si produce sul pianeta. Questo lascia tre miliardi di persone a vivere con due dollari al mondo. 821 milioni fanno la fame, mentre si buttano 1 miliardo e 300 milioni di cibo buono. Ammazziamo per fame tra i 20 e i 30 milioni di persone. La gente non muore di fame, ma viene uccisa. E quindi questo è un sistema che uccide. Questi sistemi stanno in piedi, perché la gente onesta sta zitta non dice nulla”.

Chi possiede si difende con le armi
Durante la sua relazione, Zanotelli si è chiesto: “E’ possibile che miliardi di persone non si ribellino a un miliardo?”. “Chi è ricco è armato fino ai denti. - si è risposto - Il Sipri di Stoccolma dice che abbiamo speso come 1736 miliardi in armi a livello mondiale, pari a 4.800 miliardi al giorno. L’anno scorso l’Italia ha speso 25 miliardi di euro in armi. Ma non vi ribellate? Noi non siamo in guerra con nessuno, eppure consumiamo questi soldi. Ho trovato la risposta nella definizione che da l’ex ministro della difesa Pinotti nel libro bianco della difesa, approvato dal consiglio dei ministri dei governi Renzi-Gentiloni, dove in uno dei punti dice che ‘l’Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati’”. Secondo il missionario le risorse vitali per l’Italia, sono “il petrolio. Ecco perché abbiamo fatto la guerra contro Gheddafi. Prima ha iniziato la Francia perché voleva più petrolio per la Total. Noi abbiamo dovuto difendere l’Eni. Uccidendo Gheddafi che riusciva a tenere unito quel Paese”.

Un sistema che non rispetta l’ecosistema
Il nostro sistema economico-finanziario è “militarizzato è sta gravando pesantemente sull’ecosistema, visto l’utilizzo del petrolio e del carbone, sbattono 40 miliardi di Co2 all’anno che fanno l’effetto serra. - ha continuato - L’ultimo rapporto degli scienziati dell’Onu sospettando che ci sarà un innalzamento della temperatura di 3°, ma se andremo avanti così potranno diventare 5°. L’Africa addirittura 7° e tre quarti del territorio diventerà inabitabile. L’Onu ha messo per iscritto che entro il 2050 avremo 250 milioni di rifugiati climatici”. E riguardo i rifugiati, il missionario ha ricordato: “L’Onu riconosce il titolo di rifugiati a 65 mila persone, che di questi l’86% è accolto dai Paesi poveri. E’ mai possibile che 500 milioni di persone, non riescono a ricevere 2 milioni? La Confindustria ha detto che per andare avanti c’è bisogno, per continuare a produrre, ha bisogno di 250mila operai all’anno. Visto che non facciamo più figli, dobbiamo andarla a cercarla questa gente?”.

La responsabilità della politica
Zanotelli è anche intervenuto circa l’attuale situazione politica, sulla quale ha espresso delle preoccupazioni: “E’ grave che un ministro dell’Interno continui ad avere un grande consenso e probabilmente vincerà le elezioni europee andando avanti così”. E poi ha aggiunto: “E’ assurdo quello che sta avvenendo. Sono dei crimini e saremmo portati davanti ai tribunali internazionali. Quello che oggi noi diciamo dei nazisti domani lo diranno di noi”. Per Zanotelli la politica ha delle responsabilità riguardo a “quel trattato fatto con Erdogan, a cui abbiamo dato 6 milioni di euro, con il disastro che ha provocato, creando lager nelle isole greche e e in Turchia. Li abbiamo tutti sulla coscienza. Senza parlare dell’accordo con Minniti che ha fatto con la Libia. Abbiamo fatto un accordo con l’uomo forte Al Sarraj per fare un blocco navale, ma ha dato l’incarico alla guardia costiera libica, che sono dei farabutti autentici, di bloccare i traffici. Abbiamo lasciato in mano ai libici 800 mila migranti che vivono situazioni assurde e di torture”. Secondo il missionario la responsabilità politica è “iniziata con il centro sinistra”. “Napolitano nel ’92 ha creato i CIE, centro di riconoscimento ed espulsione. - ha spiegato - La Bossi-Fini che non riconosce i migranti come soggetti di diritto, ma come forza lavoro, pagata a basso prezzo, che quando non ci serve più possiamo rispedirla al mittente. Seguita dai decreti Maroni, che nemmeno sotto l’apartheid in sud Africa, erano riusciti a fare: una donna migrante che partorisce non può riconoscere il figlio che nasce, come proprio. Poi il decreto Minniti e oggi il decreto sicurezza. Quest’ultimo fatto apposta e creerà almeno 100mila apolidi. Questo creerà sempre più caos e avremo bisogno del uomo forte per risolvere i problemi, che ci creiamo politicamente”.
Quello che bisognerebbe comprendere è che “l’umanità esiste soltanto al plurale. Quando pretendiamo di possedere la verità o di parlare in nome dell’umanità, cadiamo nel totalitarismo e nell’esclusione. Nessuno possiede la verità, ognuno va alla ricerca della verità”. Nel concludere il suo intervento, Zanotelli ha ricordato le parole dell’arcivescovo di Tangeri in Marocco, Santiago Agrelo Martínez: “E’ inaccettabile che la vita di un essere umano abbia meno valore di una presunta sicurezza o impermeabilità delle frontiere dello Stato. E’ inaccettabile che merci o materiale godano di più diritti dei poveri per entrare in un Paese. E’ che le politiche migratorie dei cosiddetti Paesi sviluppati ignorino gli impoveriti della Terra, i loro diritti fondamentali, affinché si rafforzi sulle vie dei migranti il potere sfruttatore delle mafie”.

Foto © ACFB

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