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da agensir.it
“Sia mio zio (John F. Kennedy, ndr) che mio padre erano convinti che l’America dovesse essere un esempio come nazione. Ciò per loro significava plasmare la democrazia e perfezionare il nostro Paese, ma non imporre i nostri punti di vista agli altri popoli del mondo”. Lo afferma in un’intervista a Vatican News Robert Kennedy Jr, figlio del politico americano assassinato a Los Angeles il 6 giugno 1968. “Mio padre e mio zio volevano mostrare il volto migliore dell’America al resto del mondo”, spiega il figlio di Robert Kennedy: “Volevano che il mondo non pensasse che la faccia dell’America sia quella di un marine o di un soldato. Doveva essere quella di un volontario dei Corpi di pace”. Inoltre, riguardo alla politica estera dell’America, pensavano che doveva “essere un’alleanza per il progresso: lavoratori che costruiscono strade e distribuiscono cibo alle persone più povere nel mondo”. Nel libro “American Values”, Robert Kennedy Jr racconta il periodo della presidenza di Jfk e il periodo in cui Bob ha corso per la presidenza. “Per me, le mie sorelle, i miei fratelli, i miei cugini - spiega - è stato un periodo magico perché eravamo coinvolti in una battaglia che abbracciava tutti i grandi argomenti del momento”. Ma Robert Kennedy Jr descrive anche il lato più privato: “Era un padre meraviglioso e molto attento” che “si prendeva cura di ognuno di noi e comprendeva che siamo persone differenti con talenti differenti ed era attento a questi talenti e a questi interessi”. Secondo Robert Kennedy Jr, oggi la società statunitense deve comprendere come “l’America sia una nazione esemplare”: ciò “significa che siamo un modello, ma che non obblighiamo gli altri a fare ciò che vogliamo noi”. Inoltre, si tratta di “far sì che l’America diventi un modello per i diritti umani e per i diritti civili, per la giustizia, la generosità, la democrazia e la gentilezza. E che la nostra politica estera non è basata sulla potenza militare”. Su come la fede cattolica ha influito sull’impegno politico del padre, Robert Kennedy Jr rileva che si è trattato di “quell’aspetto del cattolicesimo in cui credevano Giovanni XXIII e san Francesco d’Assisi: che la Chiesa dovrebbe essere uno strumento di amore e giustizia e gentilezza nel mondo”. Robert Kennedy Jr conclude osservando che “la visione che Papa Francesco ha del ruolo della Chiesa sia identica alla visione che mio padre aveva del ruolo che la Chiesa e anche un governo dovrebbero avere nella società, ovvero impegnarsi per la giustizia, la gentilezza e la bontà nel mondo, non nelle guerre”.

agensir.it

Foto © Ansa

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