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desaparecidos walkdi AMDuemila
“Sono molto sorpreso da questa sentenza. - dice Jorge Ithurburu, presidente dell’associazione delle vittime “24marzo”, data in cui nel 1976 scoppiò il golpe militare in Argentina - Sono contento per i tanti episodi che hanno ottenuto alla fine una verità giudiziaria ma provo grande amarezza perché tutto ciò non è servito a inchiodare alle loro responsabilità tutti gli imputati”. È il commento sulle 19 assoluzioni a fronte delle otto condanne emesse dalla terza Corte d’assise di Roma nel processo di primo grado sull'operazione Condor che concludono la ventennale inchiesta che ha coinvolto ex Capi di Stato ed esponenti delle giunte militari al potere negli anni Settanta e Ottanta in Bolivia, Cile, Perù e Uruguay. I condannati sono stati riconosciuti responsabili della morte di 23 cittadini di origine italiana in nome del “Piano Condor”, l'accordo tra le dittature del Sud America e la Cia per eliminare gli oppositori politici.
C'è Roberto Venturelli Leonelli, famiglia originaria del modenese, attivista classe 1942 che diresse il Movimiento de Izquierda Rivoluzionaria, colui che guidò da sacerdote i contadini mapuches per l'occupazione delle terre regalate agli europei. L'uomo si consegnò il 25 settembre 1973 alla caserma “Tucapel”. Il 10 ottobre fu prelevato da alcuni agenti e di lui non si seppe più nulla. Luis Faustino Stamponi, italo argentino originario di Ancona, per Ernesto 'Che' Guevara fu uno dei coordinatori di gruppi armati più affidabili. Venne catturato dal dittatore Banzer in Bolivia nel 1976, di lui si persero le tracce dopo che, torturato, fu consegnato ai militari argentini. E Juan Bosco Maino Canales, nato in Cile ma originario di Vicenza, rappresentò uno dei nemici giurati del regime dittatoriale di Maino Canales dopo il golpe del 1973. Dopo il suo arresto, avvenuto a Santiago il 26 maggio 1976, giunse nel luogo di detenzione a Villa Grimaldi. Il suo corpo non venne mai più ritrovato.
“Questa sentenza ci dà molto dolore” ha dichiarato il vicepresidente dell’Uruguay Raúl Sendic. Un'amarezza che nasce dal fatto che l'unico a poter finire in carcere, l'ex torturatore ed ex capo dei servizi in Uruguay Jorge Troccoli, è stato invece assolto per mancanza di prove dopo essere fuggito dal Paese ed essersi rifugiato in Italia, a Battipaglia. Tra gli otto condannati ci sono l'ex dittatore della Bolivia Luis Garcia Mesa e Luis Arce Gomez, ex ministro boliviano, entrambi già detenuti, l’ex dittatore Cerruti Bermudez e l'ex ministro degli esteri uruguaiano Juan Carlos Blanco. Prosciolti sei rinviati a giudizio in quanto deceduti.

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