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Il rapporto Oxfam sulla disuguaglianza
da rainews.it
E anche in Italia la disuguaglianza fa registrare nuovi picchi, con l'1% più ricco che possiede un quarto della ricchezza nazionale. Per questo Oxfam ha lanciato una petizione al popolo di Davos per chiedere un intervento dei governi per una economia umana

La disuguaglianza cresce nel mondo. Ed anche in Italia. Bastano i primi 8 'paperoni' del pianeta per fare la ricchezza dei 3,6 miliardi piu' poveri. Il rapporto Oxfam - la ong britannica attenta all'economia sociale - conferma che l'1% dei piu' facoltosi al mondo possiede quanto il restante 99%. E lancia l'allarme: in un contesto di crescenti contrasti la ricchezza cumulata da un'esigua minoranza di super ricchi sta crescendo a dismisura tanto che tra 25 anni potremmo trovarsi di fronte al primo "trillionario", con una ricchezza superiore ai 1.000 miliardi di dollari.

just 8 billioners twitter

Il rapporto aggiorna i dati della disuguaglianza in occasione dell'appuntamento del World economic forum che vede i potenti del mondo riuniti a Davos, nella cittadina svizzera del cantone dei grigioni nota per la sua "montagna incantata" raccontata da Thomas Mann. viene cosi' accompagnato da una petizione rivolta ai governi. del resto il quadro che ne emerge non registra miglioramenti.

L'1% piu' ricco degli italiani possiede il 25% della ricchezza nazionale
In Italia bastano i primi sette miliardari indicati nella classifica di Forbes - un elenco che va dalla Rosa Anna Magno Garavoglia del gruppo Campari a Giorgio Armani, da Gianfelice Rocca a Silvio Berlusconi passando per Giuseppe De Longhi e augusto e Giorgio Perfetti - per eguagliare quanto possiede il 30% dei concittadini piu' poveri.

L'1% piu' ricco degli italiani possiede il 25% della ricchezza nazionale (mentre l'anno precedente si attestava al 23%). Oxfam Italia ha elaborato i dati dividendo la popolazione italiana in diversi gruppi e attribuendo loro i valori della ricchezza nazionale netta, che nel 2016, si e' attestata a 9.973 miliardi di dollari.

Il 20% della popolazione piu' ricca detiene da sola poco piu' del 69% di questo valore nazionale, il successivo 20% controlla il 17,6% della ricchezza, lasciando al 60% degli altri concittadini appena il 13,3%.

italia diseguaglianze

Ma l'italia e' in buona compagnia. basta pensare che nel mondo 7 persone su 10 vivono in paesi dove la disuguaglianza e' aumentata. non c'e' da meravigliarsi visto che tra il 1988 e il 2011 l'aumento medio dell'1% piu' ricco della popolazione mondiale e' stato di 11.800 dollari, 182 volte di piu' dell'aumento del 10% piu' povero, pari a 65 dollari, e' stato di meno di 3 dollari l'anno.

Il reddito e' una buona unita' di misura anche per altre disuguaglianze. Oxfam ha calcolato che, con i trend attuali, serviranno 170 anni affinche' le donne possano raggiungere lo stesso livello retributivo degli uomini. altri dati: basterebbe recuperare l'elusione fiscale delle grandi multinazionali per mandare a scuola 124 milioni di bambini.

Per questo Oxfam ha lanciato una petizione al popolo di Davos per chiedere un intervento dei governi per una economia umana. Otto i punti richiesti: politiche per arginare la concentrazione di ricchezza; stop alla concorrenza fiscale al ribasso; sostegno a modelli di business non orientati solo a massimizzare il profitto; incoraggiamento di innovazioni tecnologiche a vantaggio di tutti; una transizione verso l'uso di energie rinnovabili; la promozione dello sviluppo in base anche ad indicatori relativi al benessere dei cittadini e non solo del pil.

"E' ormai tempo che anche in Italia il governo e le principali forze politiche si facciano davvero carico di queste preoccupazioni - afferma la direttrice di Oxfam Italia, Elisa Bacciotti - ed inizino a porre in atto misure concrete per attuare un nuovo modello economico, un'economia umana che dia alle persone salari dignitosi, servizi pubblici di qualita' e uno sviluppo economico che rispetti il pianeta".

Xi in Svizzera, accolto da proteste tibetani
Per la prima volta ci sarà anche un presidente cinese. Xi Jinping è arrivato ieri sera a Zurigo per una visita di stato di due giorni in Svizzera, cui seguirà la partecipazione, finora senza precedenti da parte di un capo di stato cinese, al Forum economico mondiale di Davos. Xi, accompagnato dalla moglie Peng Liyuan e da una folta delegazione, è stato accolto dalla Presidente elvetica Doris Leuthard. Ad aspettare l'arrivo del presidente cinese - riporta la stampa elvetica - vi erano anche circa 400 persone, tra tibetani in esilio in Svizzera e loro sostenitori, che hanno manifestato pacificamente nel centro di Berna.

Tratto da: rainews.it

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