di Jean Georges Almendras
Circa sette milioni di guaranì: è la penale che dovrà pagare allo Stato paraguaiano l’avvocato di Vilmar “Neneco” Acosta, Ricardo Paredes, che recentemente ha ricusato il giudice Carlos Martínez il giorno stesso previsto per l’udienza preliminare per il caso dell’omicidio del giornalista Pablo Medina e della sua assistente Antonia Almada, e che motivò la sospensione della stessa. La ricusazione è stata quindi studiata dalla Corte d’appello di Salto del Guairá e quindi respinta fissando la penale che dovrà risarcire l’avvocato difensore dell’ex sindaco ritenuto querelante in mala fede.
La risoluzione porta la firma dei camaristas Carlos Domínguez, Gustavo Britez e Martha Elodia Romero, e adesso si attende sia fissata una data per l’udienza preliminare dove si deciderà se rinviare o meno il caso a giudizio orale e pubblico.
Ricordiamo che già in passato, all’udienza del 1° dicembre poi sospesa, c’era stato un precedente lo scorso 8 giugno dove la difesa di Vilmar Acosta aveva ricusato per la prima volta il magistrato.
Per la Corte d’appello non c’è motivo per allontanare dalla causa il giudice di garanzia di Curuguaty, che peraltro è stato confermato nel processo. Inoltre, la sanzione dettata dalla Corte segna inevitabilmente un precedente. La prossima udienza dipenderà esclusivamente dall’agenda del Tribunale, non si esclude possa essere fissata per febbraio 2017.
Nel frattempo l’ex sindaco Vilmar Acosta, alias “Neneco”, è detenuto nel carcere di Tacumbú. Acosta è ritenuto il mandante dell’omicidio di Pablo Medina e della sua assistente Antonia Almada, fatto di sangue che scosse la società paraguaiana avvenuto il 16 ottobre del 2014, lungo una strada rurale di Villa Igatimí nel Dipartimento di Canindeyú.
Secondo la Procura l’ex sindaco Vilmar Acosta sarebbe seriamente coinvolto nel duplice omicidio strettamente legato ad una serie di pubblicazioni del giornalista di ABC Color, che indicavano il coinvolgimento di Acosta Márquez in una serie di delitti, alcuni legati al narcotraffico.
Come “Neneco”, anche Flavio Acosta, uno dei presunti autori materiali dell’attentato, è in carcere. Ma in Brasile, in attesa di essere estradato, mentre Wilson Acosta è ancora latitante, in territorio ignoto.
Foto di copertina: ultimahora.com
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