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chiesa giu c firrarellodi Margherita Furlan
Noi siamo parte di un immenso organismo vivente, che ci comunica che, se produciamo bene, Egli starà bene. Il che significa che anche noi staremo bene, vivi o morti poco importa.

Mentre a Washington si è compiuto il rito delle elezioni, nel mondo la tensione rimane altissima. Scrive Jared Diamond nel saggio intitolato ‘Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere’: “Popoli di un tempo ricchi e potenti sono scomparsi, magari nel volgere di pochi anni, lasciando come testimonianza solo qualche romantico masso sparso nella giungla.”

Una parafrasi che ben descrive ciò che l’uomo sta oggi vivendo, dinanzi a una situazione che rischia di divenire improvvisamente incontrollabile, con il rischio gravissimo che si palesi uno scontro diretto tra Nato e Russia almeno su tre fronti, in Siria, in Ucraina e nel Baltico settentrionale. Tutto ciò accade mentre i mass media sono diventati uno strumento generalizzato di propaganda della politica occidentale, in cui non c’è più spazio per analisi e inchieste, ma solo per le veline dei governi e dei servizi segreti. E così, raccontando di bombardamenti sui civili e di disastro umanitario, con una falsa capriola, oggi tutti siamo costretti a credere che il nemico non sia più Daesh, ma la Russia, unico Paese a essere intervenuto legittimamente in Siria, rovesciando completamente la situazione militare sul campo. Nel frattempo, il fronte della guerra rischia di avvicinarsi ancora di più all’Europa, premuta dai Baltici. Nonostante non ci sia nessuna avanzata militare russa e non esista neppure alcuna dichiarazione russa che possa giustificare un movimento di militari nel nord Europa, il ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, su ordine della Nato, ha invia circa 400 uomini in Lettonia, a 500 km dal confine russo. Dimenticando che se tutto ciò dovesse finire con una nuova guerra, si tratterà di qualcosa di peggio sia della Prima che della Seconda guerra mondiale. Ma purtroppo nessuno lo sa perché nessun giornale ne parla.

Pandoratv.it e Antimafia Duemila sono operazioni di autodifesa della popolazione. Ogni giorno che passa, i silenzi e le menzogne dei mass media ci costringono a divenire una Radio Londra alla rovescia, che diffonde una descrizione della crisi politica, militare, finanziaria, diplomatica, ambientale e finanche morale della società occidentale e ne segnala la drammaticità. La nostra è un’agenda diversa dal mainstream dominante. Vederla ci aiuta a rompere la bolla mediatica e a capire dove stiamo andando.

In realtà, tutto quello che sta succedendo oggi è stato già immaginato e scritto nel 1998 dai neocons americani nel Project for the New American Century. Ma il XXIesimo secolo oggi non è più americano: esistono due ostacoli insormontabili, la Russia e la Cina. Per questo, negli Stati Uniti è in atto una lotta senza quartiere tra fazioni opposte che se ne infischiano dello stato di diritto e agiscono come veri e propri golpisti, gli uni e gli altri. La posta in gioco è cosa deve essere l'Impero americano nei prossimi decenni. In palio i destini del mondo.

Non sbaglia Giulietto Chiesa (in foto) quando, citando H.L. Mencken, uno dei più brillanti commentatori politici americani, in The Baltimore Evening Sun, 26 Luglio 1920 - ”Via via che la democrazia si perfezionerà, l'ufficio del Presidente rappresenterà, sempre più fedelmente, l'anima più profonda del popolo. Fino a che, un certo glorioso giorno, il vero popolo di questa terra riuscirà a raggiungere la più profonda delle sue aspirazioni, e la Casa Bianca sarà occupata da un pazzo totale e da un completo, narcisistico deficiente.” spiega che “Se questo è il presidente che l'America ha voluto, questa è l'America che guiderà il mondo. Se questa è l'America che guiderà il mondo, non ci resta che prenderne le distanze. Per esempio uscendo dalla NATO. Se, invece l'America avesse scelto la signora che "venne, vide, e morì" (Gheddafi), e giù una risata isterica, sarebbe stata la stessa America. Dalla quale, dunque, non resta che scappare a gambe levate, nel modo più lesto possibile. Guardandosi la schiena. Qualche che ne sia il Presidente, o la Presidentessa.”

Cosa fare? In molti siamo spaventati, mentre la terra geme innalzando un funesto grido di dolore, i nostri passi tremano: sappiamo che le nostre abitudini non potranno durare ancora per molto e che dobbiamo inventarci, lottando - ognuno portando al petto la propria croce e mostrando la faccia forse insanguinata, ma mai prona - un nuovo futuro per i nostri figli. Ora, perchè domani sarà troppo tardi. Sarà il Golgota del Pianeta. Sarà la sconfitta dell’Uomo. L’unico modo per “esistere” è “sentirsi utili”. Ora informare della verità celata quante più persone possibili è uno dei nostri compiti prioritari. Sostituendoci alla Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne. E’ la stampa, bellezza! Quella che oggi s’inchina al potere. Ma noi no.

Come scrive Giulietto Chiesa, direttore di Pandora TV, “quando si è capito, o si crede di avere capito (che è la stessa cosa) qualche cosa d’importante, non lo si può più tacere. Perché, tacendo, si perde il significato dell’esistenza. Cioè si muore. Spiritualmente anche se fisicamente si può sopravvivere. Al fondo di tutto c’è il legame con gli altri. Anche se lo abbiamo dimenticato e sepolto sotto la vernice dell’individualismo più ottuso. E quando dico “gli altri”, ci metto tutto l’ecosistema di cui siamo parte: gli animali, le piante, l’aria che respiriamo. In fondo potrebbe esserci una risposta davvero generale. Noi siamo parte di un immenso organismo vivente, che ci comunica che, se produciamo bene, Egli starà bene. Il che significa che anche noi staremo bene, vivi o morti poco importa.”

Foto © S. F.

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