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scontro treni puglia c ansa''Un Paese deve governare il suo trasporto''
di Lucia Bigozzi
“Che l’Italia non ci sappia fare è un dato già scontato da tempo, e segnala il completo sfacelo della Pubblica Amministrazione italiana”. “L’idea che il servizio privato è meglio del servizio pubblico è una completa falsificazione, fatta da chi? Dai privati, che vogliono impadronirsi dei servizi pubblici. Tutti gli esperimenti fatti fino ad ora dimostrano che la privatizzazione dei servizi pubblici è sempre stata a danno dei cittadini”. Due concetti chiave che Giulietto Chiesa, giornalista, scrittore e “animale che viaggia molto” (come si definisce) argomenta nella conversazione con Intelligonews sul disastro ferroviario in Puglia.

Cosa pensa del disastro ferroviario pugliese in relazione alle polemiche sui fondi Ue malgestiti dalle Regioni? E’ una polemica sterile o l’Italia non ci sa fare?
"Che l’Italia non ci sappia fare è un dato già scontato da tempo. I fondi europei l’intera Italia non li ha saputi utilizzare finora, mi domando perché ci si stupisce se si scopre che qua e là ce ne sono altri che non abbiamo utilizzato. Questo è un problema del completo sfacelo della Pubblica Amministrazione italiana, molto evidente".

Ha colpito molto il fatto delle telefonate da addetto ad addetto ferroviario per avvertire del transito dei convogli che costa meno rispetto a un adeguamento tecnologico. E’ il limite della gestione privata dei servizi ai cittadini anche a fronte del rischio dell’errore umano? Certi servizi dovrebbero essere solo pubblico o no? 
"Non posso esprimere pareri perché c’è un’inchiesta in corso e quindi metterei il cavallo davanti ai buoi; io non so esattamente cosa dirà l’inchiesta; le voci sono voci, io ragiono sulla base delle cose che capisco. Primo: l’idea che il servizio privato è meglio del servizio pubblico è una completa falsificazione, fatta da chi? Dai privati, che vogliono impadronirsi dei servizi pubblici. Tutti gli esperimenti fatti fino ad ora dimostrano che la privatizzazione dei servizi pubblici è sempre stata a danno dei cittadini. In nessun caso che io conosca c’è stato un miglioramento; dovunque ha prevalso la logica assoluta del ‘più guadagno meglio è’, ‘prendi e scappa’, questa è la logica del privato. Ci hanno privatizzato tutte le banche a cominciare dalla Banca centrale italiana per spiegarci che il sistema bancario avrebbe funzionato meglio: siamo di fronte allo sfacelo totale del sistema bancario italiano ed europeo; tutte le banche vanno in fallimento, tutte le banche ci hanno variamente truffato e adesso si vorrebbe ancora sostenere che il servizio privato è meglio del servizio pubblico? Guardiamo alle imprese che gestiscono il sistema della comunicazione moderna che hanno depredato da decenni senza mai abbassare i prezzi in modo reale, rispetto ai guadagni mostruosi che hanno accumulato. Si potrebbe continuare…"

I servizi ferroviari strategici per una nazione in mano ai privati che comunque ragionano secondo la logica del profitto e del risparmio, è una scelta lungimirante?
"Le ferrovie sono un servizio pubblico chiave, cruciale di un Paese. Un Paese che non governa il suo trasporto interno, è un Paese di terzo grado, di terzo livello, un Paese che non vale niente. E’ ovvio che in questa situazione la probabilità di avere l’errore di gestione è evidente. Vorrei solo ricordare a chi ancora non lo sa che i nostri treni viaggiano quasi tutti con un solo conduttore che deve tenere il piede su un meccanismo per cui nel caso che si senta male, il piede si stacca e il treno si ferma. Perché facciamo questa cosa qui? Ma perché vogliamo risparmiare sulla spesa! Quindi, si risparmia sulla spesa mettendo a repentaglio la vita dei cittadini, perché normalmente su un treno che trasporta centinaia di persone ci dovrebbero essere almeno due conduttori e parlo solo delle cose più elementari. Se prevale il criterio del massimo profitto, allora la nostra vita sarà diminuita in proporzione corrispondente".

E rispetto al caso specifico dell’incidente in Puglia?
"Nel caso specifico può darsi che sia stato un errore umano, è possibilissimo, ma la questione non è trovare un singolo responsabile, il punto è: come mai non sono state previste le necessarie spese per automatizzare il sistema di controllo in modo tale che l’errore umano venisse superato da un computer in grado di vedere che su tutta la linea c’erano due treni e non uno? La catena della responsabilità è molto più vasta del responsabile individuale che, eventualmente, può aver provocato l’incidente".
 
C’è poi il paradosso per il quale oggi viaggiano meglio gli animali che le persone, per le regole relative alle loro condizioni di custodia durante il viaggio. Come commenta? 
"Questo dettaglio degli animali non lo conoscevo, ma siccome io sono un animale che viaggia molto, ho potuto misurare lo stato del nostro trasporto. Se tu scendi dai treni ad alta velocità e vai su un qualunque treno di connessione per pendolari, ti accorgi dell’enorme differenza di condizioni: sostanzialmente veniamo letteralmente ‘inscatolati’ in contenitori in cui tutto c’è salvo che la normale condizione di vita civile della gente. L’alta velocità è diventata la cosa più importante mentre decine di milioni di persone non usano l’alta velocità, ma vengono dimenticate, completamente".

Tratto da:
intelligonews.it

Foto © Ansa
 

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