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videogioco webdi Glauco Benigni*
C'è del marcio in USA. Un culto parareligioso della violenza che si coniuga con il comportamento della Polizia nei confronti di poveri adolescenti, guarda caso, tutti afroamericani.

Leggo oggi - ancora una volta - che un povero squilibrato statunitense ha imbracciato il suo fucile, si è recato in un consultorio, ha ucciso 3 persone e ne ha ferite una decina. Quest'uomo, 59enne, purtroppo fa parte di una ormai vasta Comunità - tutta statunitense - costituita da sociopatici e psicopatici che, a causa di disagi, si tramutano in individui pericolosi e violenti. Sono maschi bianchi. Spesso sono stati utilizzati in qualche guerra e poi abbandonati al loro destino di reduci pensionati.

Sono terroristi? Direi proprio di sì. Si coordinano tra loro ufficilmente? Non credo, ma non si sa mai. Forse c'è una zona nel deep web dove si scambiano impressioni e informazioni. In ogni caso si coordinano grazie ad una sottocultura molto insidiosa che frequenta i Tempii del Videogioco violentissimo, che si alimenta con alcuni media e ha accesso più o meno facilitato all'acquisto di armi.

Tento una provocazione. C'è un arcipelago sommerso paragonabile ad una comunità di potenziali terroristi all'interno del territorio USA? Direi proprio di sì. Che fanno le Autorità per prevenire le loro azioni? Poco o nulla. Perquisiscono le armerie, tengono d'occhio le liste di coloro i quali posseggono armi? Vietano la circolazione dei videogiochi inzuppati nel sangue? Direi di no. Ebbene: perché questo terrorismo interno statunitense non indigna le masse di elettori-consumatori-contribuenti al pari di altri terrorismi? Perché le sue origini, i suoi eventuali scopi e i suoi responsabili occulti non vengono svelati, dibattutti, combattuti? È - di fatto - una rete attiva che ormai non ha più connotazioni "episodiche". C'è continuità. C'è serialità. C'è ritualità... C'è del marcio in USA. Un culto parareligioso della violenza che si coniuga altresì con il comportamento della Polizia nei confronti di poveri adolescenti, guarda caso, tutti afroamericani.

La Democrazia "guida" che si arrogava la pretesa di dare l'esempio e di esportare modelli di governo si è rivelata il massimo della perversione e della ambiguità. Ha ragione Oliver Stone «è l'America la vera minaccia per la pace nel mondo».

* Glauco Benigni, è giornalista e scrittore. Ha lavorato 20 anni a "La Repubblica", poi 15 anni in Rai. È autore-conduttore di programmi TV ed è stato consulente di grandi aziende (Eutelsat, Rai Trade, Sipra). Gestisce un canale YouTube e un blog. Tra i suoi libri: Re Media (1989), Apocalypse Murdoch (2003), YouTube. La storia (2008), Gli angeli custodi del Papa (2004, tradotto in diverse lingue), la quadrilogia " Web nostrum" edita da goWare.

Tratto da: megachip.globalist.it

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