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di AMDuemila - 23 aprile 2015
Il docufilm di Fulvio Grimaldi in uscita il 1° maggio
L'Ilva di Taranto e le industrie dei veleni di Brindisi, i gasdotti per la Puglia, le Grandi Navi e il Mose a Venezia, le trivelle petrolifere in Basilicata, i traffici di rifiuti e delle discariche tossiche a La Spezia. E poi le basi e i poligoni della Sardegna, in Friuli, da Lampedusa al Camp Darby di Pisa. Sono alcune delle più significative aggressioni volute da una strategia fondata sul disprezzo dell'ambiente e dell'autodeterminazione delle comunità, illustrate nel docufilm di Fulvio Grimaldi“L'Italia al tempo della peste - Grandi Opere, Grandi Basi, Grandi Crimini” in uscita il 1° maggio.
Sullo sfondo, una situazione nazionale e internazionale dominata dagli interessi dell'élite globale. “Ovunque, per opporsi a queste aggressioni all'ambiente, alla salute, alla pace, alla sovranità, - spiega l’autore - si muovono mobilitazioni popolari delle quali abbiamo sentito i protagonisti”.
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