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NEWS 208164di Christian Serra - 2 luglio 2014 - Video
Ieri è terminato il falso 'cessate il fuoco' proclamato da Poroshenko. In 10 giorni non si è mai smesso di uccidere i civili, ma le TV "democratiche" non lo raccontano.
Ho necessità di condividere con voi delle informazioni dal campo.
Christian Malaparte, un mio conoscente italiano che abita in Ucraina, è da settimane impegnato direttamente nel Donbass. Sta vivendo nella zona calda della crisi e si è spostato diverse volte tra Donetsk e Slovyansk/Kramatorsk.
Qualche giorno fa mi ha scritto informandomi che ieri avrebbe cercato, insieme al fotografo americano Patrick Lancaster, di raggiungere Slovyansk da Kramatorsk (le due città sono abbastanza vicine), passando per i campi perché la Guardia Ucraina ha blindato tutti gli accessi e non fa muovere nessuno.

Sono rimasti bloccati in un checkpoint ucraino per 4 ore e alla fine sono ritornati in serata a Kramatorsk. Nella notte mi sono poi arrivate notizie a dir poco drammatiche.
Vi riferisco tutto ciò che ha scritto nelle ultime ore e vi chiedo di divulgare ed informare quanto più potete.
«Sono Tornato a Kramatorsk con il fotografo americano Patrick John Lancaster dopo essere stato detenuto per 4 ore ad un posto di blocco ucraino sulla strada per Slavyansk, vicino al villaggio di Cherkasky.
L'esercito ucraino ha bloccato tutte le vie di accesso alla città e non permette agli stranieri di entrare. Prima ci hanno dichiarato che ci avrebbero tenuto lì per il tempo necessario ad ottenere un permesso ufficiale rilasciato dal Comando Generale. Poi un ufficiale si è presentato e ci ha detto che dovevamo tornare indietro perché in città era in corso un conflitto a fuoco.
Ho chiamato dei conoscenti che stanno a Slovyansk e mi hanno detto che la situazione era tranquilla e che non hanno sentito colpi di arma da fuoco di alcun tipo.
Poco prima, una colonna di carri armati e veicoli corazzati da combattimento si è diretta verso sud.
Ho parlato con un tenente per mezz'ora. Era assolutamente convinto che la città sia nelle mani delle forze speciali russe, notizia che so essere falsa. Ha detto che lui ed i suoi compagni vogliono la pace, proprio come le persone di Slavyansk, e che sono venuti lì per questo. Ha anche affermato che l'Ucraina deve restare unita. Gli ho chiesto il perché, ma non mi ha saputo rispondere. Ha aggiunto che con il lanciarazzi Grad potrebbero distruggere la città in 40 secondi. Ma spera che questo non si renderà necessario.»
Il suo compagno di viaggio, il fotografo americano Patrick John Lancaster, alle 2 del mattino di questa notte scrive:
«Il centro di Kramatorsk è sotto il fuoco dei mortai! Le esplosioni sono iniziate alle 22:25 ora locale. Sono qui con Christian Malaparte e altre 10 persone nel seminterrato del Kramatorsk Hotel. Sembra che i mortai colpiscano a 50-200 metri dall'hotel. Non sono sicuro, ma anche l'hotel potrebbe essere stato colpito. Finora ci sono state due ondate di fuoco con una pausa in mezzo. Non sono sicuro di quanto tempo sia durata ogni ondata, sembrava un'eternità. Dopo la prima ondata, abbiamo pensato che fosse finita e siamo andati a cercare di documentare quello che abbiamo potuto. Siamo andati fuori e poco dopo si è scatenato l'inferno. I colpi dei mortai ci fischiavano sopra la testa. Le esplosioni e poi le schegge volavano su insieme a grossi pezzi di metallo che colpivano il terreno tutto intorno a noi mentre correvamo di nuovo verso il seminterrato dell'hotel.
La terza ondata è stata più breve delle altre due, solo circa 5 esplosioni molto vicine. Quindi, ci sono state circa 35-45 esplosioni da qualche parte intorno a noi. È una vergogna che molti civili innocenti abbiano appena perso la vita. Non dormirò stanotte, quindi alle prime luci dell'alba andremo fuori a verificare i danni e all'obitorio. Speriamo che i mortai abbiano finito, per stanotte.»
Questa mattina alle 6 Malaparte mi scrive un messaggio:
Ciao, Christian. Sono a Kramatorsk. La notte hanno bombardato la città a colpi di mortaio. Ci siamo rifugiati nella cantina dell'hotel. Il rumore era impressionante Chi ha ordinato questo attacco è un pazzo psicopatico e deve essere fermato.
Hanno appena fatto il primo lancio di bombe al fosforo bianco sulla città. Durante la notte hanno colpito il centro. Ho fatto un giro ed è un disastro. Sono tornato nella cantina dell'hotel appena ho sentito lo scoppio. Bisogna che si parli di quello che succede qui. Bisogna che i fatti arrivino alla TV, ai giornali. Stanno uccidendo civili, non c'è nessuna operazione antiterrorismo.
Per favore, condividiamo ed informiamo quanto più possiamo.
Dobbiamo fermare i genocidi di Kiev ed i loro crimini!»

Tratto da: megachip.globalist.it

Questo è il video che hanno girato nella notte mentre sono usciti fuori dal seminterrato ed è cominciata la seconda ondata di bombardamenti.


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