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papa-francesco4Rafforzate le funzioni dell’Aif nella “prevenzione e lotta contro il riciclaggio”
da Il Fatto Quotidiano - 9 agosto 2013
A Francesco non piace la definizione di sovrano, stavolta, però, il sovrano ha emanato una legge per aumentare i controlli per il riciclaggio e stringere ancora di più l’inafferrabile Ior. Il segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, quasi a fine mandato, aveva precisato che la riforma per l’Istituto per le Opere religiose era cominciata prima del pontefice argentino: ma senza la volontà del sovrano, nel Vaticano di correnti di pensiero e di dottrine, nulla può cambiare. Jorge Mario Bergoglio ha firmato un documento di quattro articoli, incluso uno statuto che regola la norma. Francesco ha ordinato un nuovo comitato di sicurezza finanziaria che dovrà “coordinare le Autorità competenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano in materia di prevenzione e di contrasto del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo e della proliferazione di armi di distruzione di massa”. Il tavolo dei sorveglianti, che dovrà riunirsi 3 o 4 volte l’anno, sarà presieduto dall’assessore in Segreteria di Stato, monsignor Peter Brian Wells. Ci saranno anche il sottosegretario per i rapporti con gli Stati, monsignor Antoine Camilleri; il segretario in prefettura per gli Affari economici, Luis Angel Vallejo Balda (che già si occupa di riforme finanziare per volontà del pontefice); il direttore dell’Autorità di informazione finanziaria; il procuratore vaticano, il magistrato Nicola Picardi e il capo dei gendarmi, Domenico Giani.

La stessa Aif, che deve rispettare le regole internazionali, avrà maggiori poteri sui contenitori di denaro e affari in Vaticano: non solo il misterioso Ior, ma anche l’Apsa che gestisce l’immenso patrimonio immobiliare. Francesco è preoccupato che il riciclaggio possa incentivare anche il terrorismo e le armi di distruzione di massa: la fantasia o l’eccessivo timore non c’entrano, il papa argentino l’ha scritto nel motu proprio.

Oltre le mura leonine, anche i più conservatori cercano di sostenere il suo pontificato. Perché sanno che Francesco sarebbe pronto a spazzare via lo Ior se le toppe ai buchi dovessero saltare. La Santa Sede ricorda che la “funzione di vigilanza prudenziale degli enti che svolgono professionalmente un’attività di natura finanziaria, rispondendo così ad una raccomandazione del Comitato Moneyval del Consiglio di Europa, attribuendola all’Autorità di Informazione Finanziaria, già istituita con il Motu Proprio del 30 dicembre 2010”.

Tradotto: s’era fatto qualcosa già con Benedetto XVI, poi s’è perso tempo. Fuori da traduzione: e forse conveniva, perdere questo tempo.

Car. Tec.

Tratto da: Il Fatto Quotidiano

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