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freyberg-webda Globalist - 15 febbraio 2013
Presidente della banca vaticana e assieme presidente della Blohm+Voss, industria bellica dai cui cantieri uscì la corazzata Bismark e tanti U-Boot.
L'operazione è semplice. Basta accendere il computer, andare su Google e digitare Blohm+Voss, ovvero il nome dell'azienda con sede ad Amburgo di proprietà di Ernst Von Freyberg, il nuovo capo dello Ior. A questo punto avrete davanti ai vostri occhi una carrellata di navi da guerra. Perché la Blohm+Voss produce anche questo, navi da combattimento e, in questi tempi di pace, anche da crociera e yacht. E l'azienda non si nasconde -perché dovrebbe- anzi vanta la sua esperienza e la sua grande capacità nel realizzare navi per scopi militari. Si legge nell'home page del sito: «La filosofia di progettazione navale di Blohm + Voss si basa sulla tecnologia Meko che offre una flessibilità eccezionale attraverso elevati livelli di modularità, sia nelle metodologie di costruzione, nonché di personalizzazione del sistema di combattimento. La nostra esperienza di base comprende fregate, corvette, navi multiruolo, navi e macchinari navali ausiliari». In Vaticano avranno guardato bene?

Certamente il portavoce vaticano Padre Federico Lombardi s'è preoccupato di precisare: "Solo engeneering", rispetto alla produzione dell'azienda diretta dal nuovo Presidente dello Ior. «Quanto al gruppo, la sua attività fondamentale -ha precisato padre Lombardi- è oggi nella trasformazione e riparazione di navi da crociera, nell'attività per l'industria che opera in alto mare, nella costruzione di yacht». Poi, piccola concessione a una verità facile da scoprire, ammette: «Attualmente fa anche parte di un Consorzio che costruisce quattro fregate per la marina tedesca». Insomma, il capitolo difesa figura nel suo curriculum, ma attenzione -avverte sempre il Vaticano- ad «affrettare valutazioni negative. Attribuirgli l'etichetta di guerrafondaio non è onesto, non è corretto». E chi mai potrebbe osare tanto? Sarebbe certamente peccato verso il cavaliere di Malta e fervente cattolico proposto all'opinione pubblica mondiale come ultimo atto del papa tedesco. Ma è peccato anche dire bugie.

Aiutiamo la memoria dei distratti. La Blohm + Voss Schiffswerft und Maschinenfabrik, conosciuta semplicemente anche come Blohm + Voss, è un'industria cantieristica navale fondata nel 1877 e oggi sussidiaria della ThyssenKrupp Marine System AG, attiva nel settore civile e soprattutto militare. Anche velivoli utilizzati da Kaiserliche Marine, poi Kriegsmarine, e Luftwaffe durante il periodo che va dalla prima alla seconda guerra mondiale. Durante la prima guerra mondiale, la produzione aziendale era principalmente dedicata alla costruzione di sottomarini. Ben 98, contro alcune navi mercantili, 6 cacciatorpediniere, un "Kleiner" e 2 incrociatori pesanti. Tra i suoi operai anche prigionieri di guerra. Qualche nonno italiano c'era. Ma è la seconda guerra mondiale che lancia le fortune del gruppo, anche se non abbiamo elementi per collegare l'azienda, e tanto meno la famiglia Von Freyberg, alla Germania nazista sue prima committente di micidiali armamenti.

Ma la storia narra che proprio dai cantieri della Blohm & Voss uscirono la corazzata Bismarck e un numero elevato di sottomarini, i micidiali U-Boot, i lupi assassini delle rotte atlantiche degli aiuto americani all'Inghilterra assediata. In quel periodo la Blohm & Voss produsse anche aerei, sia di linea per la Lufthansa, sia militari destinati alla Luftwaffe. In realtà la produzione era portata avanti dalla società Hamburger Flugzeugbau GmbH una sussidiaria della Blohm & Voss. Ma la forza della Blohm & Voss è sul mare. Sfogliamo il palmares delle sue più prestigiose produzioni. Dalla Bismarck, varata il 14 febbraio 1939. Poi gli U-Boot. Quattro tipo VII C, due tipo VII C741, due tipo XVII A, cinque tipo XXI e tre esemplari tipo XXVI B varati tra il 1944-45 e di fatto, fuori tempo massimo per la guerra. Per non tralasciare nulla. Anche due ordigni: bomba guidata Blohm & Voss BV 143, prototipo, e Blohm & Voss BV 246 Hagelkorn, in italiano "Chicco di Grandine", bomba planante a lungo raggio con guida radar. Ma qui siamo ormai al dopoguerra. Pax vobis.

Fonte: globalist.it

Tratto da: megachip.info

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