Molti di questi desaparecidos non vengono cercati
di - 2 novembre 2012
I Los Zetas avrebbero sequestrato almeno 36 tra tecnici e laureati per gestire e mantenere il network criminale
Washington.I Los Zetas, uno dei cartelli di narcos più forti in Messico, hanno rapito nel corso degli ultimi anni decine di ingegneri e tecnici. Sequestrati per mettere in piedi apparati di comunicazioni paralleli usati per gestire il transito della droga. Un articolo-inchiesta apparso su «Animal Politico» sostiene che sono almeno 36 le persone sparite negli ultimi quattro anni, uomini e donne diventati degli «schiavi tecnologici», destinati ad essere impiegati nella manutenzione della rete criminale. Ma è probabile che il numero sia più ampio. E non è escluso - secondo nostre fonti - che i cartelli abbiano anche ingaggiato degli esperti stranieri. Si è parlato a questo proposito di materiale comprato in Europa attraverso degli intermediari. Ricorrenti i sospetti su russi e francesi.
FENOMENO INQUIETANTE - Il fenomeno è inquietante. L’esercito, negli ultimi due anni, ha smantellato network per la comunicazione piuttosto sofisticati. Nel dicembre 2011 in una singola operazione i militari hanno individuato 167 antenne e 155 «stazioni» alle quali si appoggiavano 1450 radio e migliaia di telefoni portatili. Il tutto gestito da 70 computer. In un altro blitz è stata neutralizzata una «linea» che disponeva di dozzine di apparati e camion. In totale, secondo gli investigatori, sono state eliminate quasi 400 antenne. L’obiettivo dei Los Zetas è di avere un canale che permetta di mantenere i contatti, dall’inizio alla fine, con i complici che scortano i carichi di cocaina in arrivo dal Sud America. Dialoghi criptati per garantire la sicurezza. Le gang sanno bene che l’intelligence Usa aiuta i messicani - in particolare la Marina - con le intercettazioni e provano a proteggersi. I narcos, grazie alle indicazioni di «talpe», sono andati a colpo sicuro nella caccia agli ingegneri. Josè Fernandez lo hanno fatto sparire il 25 gennaio 2009 dopo averlo sorpreso in un’officina. Un sequestro a Coahuila, accompagnato da quelli nelle zone dove i Los Zetas sono più attivi ed hanno il controllo del territorio. Altri sono stati fermati a finti posti di blocco. Sembravano militari ma erano in realtà erano banditi. Al dolore delle famiglie - da anni senza notizie sui loro congiunti - si aggiunge la rabbia. Le indagini su questi desaparecidos sono minime e in alcuni casi nessuno li cerca.
Tratto da: corriere.it