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di Jean Georges Almendras
C'era un mandato di cattura internazionale; avviata procedura di estradizione in Italia

A confermare quanto abbiamo affermato in più di un'occasione o, per meglio dire, annunciato nelle nostre pagine, sull’azione della mafia calabrese nel Río de la Plata, in Argentina e Uruguay, è pervenuta nella nostra redazione una notizia diffusa dal sito web Telam che riguarda nello specifico un’operazione di polizia che ha portato alla cattura di tre uomini, due italiani e uno argentino, con cittadinanza italiana, fortemente sospettati dalle autorità di appartenere alla 'Ndrangheta, l’organizzazione mafiosa di Reggio Calabria.
I colleghi di Telam - nei loro primi lanci - hanno riferito che l’operazione è stata effettuata da agenti federali della Divisione Investigazioni Federali Latitanti ed Estradizioni del Dipartimento dell'Interpol e che sui detenuti pendeva un mandato di arresto internazionale in "codice rosso" perchè sospettati di fare parte della ´Ndrangheta. Sono state eseguite con successo diverse perquisizioni nel quartiere Palermo di Buenos Aires e nella località di Cañuelas sempre a Buenos Aires.
È stato reso noto che l’operazione, portata a termine nella giornata di martedì 21, è stata denominata “Operazione Magna” e che i detenuti sarebbero accusati del reato di associazione per delinquere, produzione e traffico illegale di droga". È emerso anche che le indagini sono iniziate nel 2017, con l’intervento di agenti dell’Interpol dopo che i soggetti erano stati identificati in territorio argentino.
Secondo i portavoce della polizia e della magistratura, i detenuti, due di 54 anni e uno di 79 anni, rivestirebbero posizioni molto importanti all’interno della struttura dell'organizzazione mafiosa calabrese che, come abbiamo già riferito nei nostri articoli, attualmente è leader nel traffico internazionale di cocaina, caratterizzandosi nel trasporto di droga dalla Colombia in Europa.
Secondo quanto riferito da Telam, gli investigatori argentini si sono avvalsi della collaborazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e della Direzione Distrettuale Antimafia della Repubblica Italiana.

arresti pfa 3

Si legge ancora che parallelamente all’operazione portata a termine a Buenos Aires, Argentina, le autorità italiane, in particolare l’Interpol, hanno effettuato delle operazioni in territorio italiano sebbene, fino a questo momento, non è stato confermato se hanno portato all’arresto di membri della 'Ndrangheta. Come più volte abbiamo riportato, si tratta di un'organizzazione mafiosa che ha elementi del suo vertice che operano sia in Argentina che in Uruguay. Ricordiamo che Rocco Morabito è ancora ricercato dalla giustizia uruguaiana e italiana, arrestato un paio di anni fa a Montevideo, dopo 20 anni di latitanza dalla giustizia italiana, che lo scorso anno, poco dopo il completamento della procedura per la sua estradizione in Italia riuscì a fuggire da una prigione del centro di Montevideo. Da aggiungere, come abbiamo già scritto, che i 50mila euro necessari per pagare le tangenti e per la logistica della fuga erano stati forniti dalla 'Ndrangheta.
Alla chiusura del presente articolo sono in corso le pratiche giudiziarie per avviare la formalizzazione delle procedure di estradizione in Italia dei tre individui. Allo stesso tempo si sta indagando sulle loro attività in Argentina, e non si esclude che possano emergere altri procedimenti che portino ad acquisire informazioni sulle reti del narcotraffico gestito dalla 'Ndrangheta nel Cono Meridionale.

Foto: www.telam.com.ar

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