Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di AMDuemila - Video
Libera chiede al governo di bloccare qualsiasi ipotesi di nuova fornitura militare all'Egitto”

"E' un atto inaccettabile per chiunque creda nella democrazia ed è uno schiaffo per chi come i familiari di Giulio Regeni hanno avuto da quelli regimi sofferenze e lutti”. E’ questo il duro “j’accuse” di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, riguardo alla vendita, approvata da Palazzo Chigi, delle due fregate italiane all’Egitto di Abdel Fattah Al Sisi. "L'etica - dice don Ciotti - non ammette mediazioni o negoziati. Il contratto per la fornitura militare all'Egitto è una violazione anzi una negazione di un principio fondamentale della democrazia: non fare affari con regimi totalitari. E' un atto inaccettabile per chiunque creda nella democrazia ed è uno schiaffo per chi come i familiari di Giulio Regeni hanno avuto da quei regimi sofferenze e lutti. La politica nazionale e internazionale non cambierà mai finché la sua etica si fermerà alle parole e alle intenzioni. Ne abbiamo sentite tante parole e ne siamo stanchi. Non cambierà mai finché le ragioni del profitto saranno più importanti di quelle della giustizia e del bene comune. Quindi ribadiamo: niente armi all'Egitto". Don Ciotti aderisce alla campagna promossa dalla Rete Italiana per il Disarmo, Rete della Pace ed Amnesty International per bloccare l'invio di armamenti all'Egitto di Al-Sisi. “Chiediamo al governo di bloccare qualsiasi ipotesi di nuova fornitura militare all'Egitto di al-Sisi.
Chiediamo a Deputati e Senatori di pretendere un dibattito aperto e chiaro in Parlamento su questa ipotesi di "contratto armato" (che tocca punti nodali della politica estera e di difesa dell'Italia)”.

ARTICOLI CORRELATI

Caso Regeni, quando gli affari vengono prima della ricerca della verità

Caso Regeni, i genitori: ''Questo Governo ci ha traditi''

Caso Regeni: Commissione d'inchiesta chiede audizione ''urgente'' del premier Conte

Armi all'Egitto: Italia punta a commessa del secolo, ma gli attivisti non ci stanno

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos