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di Karim El Sadi
L’ex presidente dell’Unione Sovietica invita le nazioni al confronto per sconfiggere la pandemia

Se è vero, come sostengono alcuni, che quella al Coronavirus rischia di diventare una “guerra mondiale” contro un nemico invisibile, allora uno dei primi provvedimenti da assumere è abbandonare le spese militari per investire invece sulla ricerca, sulla sanità, e quindi sull’umanità. E’ questo il messaggio lanciato da un leader politico che nel secolo scorso vide in prima persona l’avvicinarsi della minaccia di una guerra mondiale, ai tempi della guerra fredda, e ne riuscì a sancire la fine prima che fosse troppo tardi: Michail Gorbačëv.
Il primo e unico presidente dell'Unione Sovietica, in un articolo pubblicato sul rinomato settimanale statunitense “Time”, ha rivolto un appello chiaro e diretto ai leader di tutto il mondo: fermare gli investimenti in armamenti e iniziare un confronto tra nazioni per affrontare insieme il Coronavirus.
Durante i primi mesi di quest'anno - scrive l’ex presidente dell’Unione Sovietica - abbiamo visto ancora una volta quanto sia fragile il nostro mondo globale, quanto sia grande il pericolo di scivolare nel caos”. La pandemia “sta aggredendo tutti i Paesi” ma “la risposta a questa nuova sfida non può essere puramente nazionale”, ha affermato Gorbačëv riportando poi quella che è stata l’importanza del dialogo e dell’agire comune durante la “guerra fredda”. “A metà degli anni '80 abbiamo affrontato la minaccia nucleare. - ha rammentato - La svolta è arrivata quando abbiamo capito che è il nostro nemico comune, una minaccia per tutti noi”.
Secondo Gorbačëv, ciò di cui abbiamo “urgentemente bisogno” - se e quando l’emergenza sanitaria finirà - “è un ripensamento dell'intero concetto di sicurezza”.
L’obiettivo principale deve essere la sicurezza umana: fornire cibo, acqua e un ambiente pulito e prendersi cura della salute delle persone. Per raggiungerlo, dobbiamo sviluppare strategie, preparare, pianificare e creare riserve”. Ma, ha precisato, “tutti gli sforzi falliranno se i governi continueranno a sprecare denaro alimentando la corsa agli armamenti”.
Non mi stancherò mai di ripetere: dobbiamo smilitarizzare gli affari mondiali, la politica internazionale e il pensiero politico”. Pertanto, ha concluso l’ex leader Russo nel suo articolo, “per affrontare la questione al più alto livello internazionale, invito i leader mondiali a convocare una sessione speciale di emergenza dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, da tenersi non appena la situazione si stabilizzerà. Dovrebbe essere niente di meno che la revisione dell'intera agenda globale. In particolare, li invito a ridurre le spese militari di un 10-15%. Questo è il minimo che dovrebbero fare ora, come primo passo verso una nuova coscienza, una nuova civiltà”.

Foto © Imagoeconomica

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