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di AMDuemila
Ieri Giulio avrebbe spento 32 candeline, la madre lo ricorda su Twitter

Un nuovo team di investigatori lavorerà sul caso di Giulio Regeni, il dottorando italiano di Cambridge rapito, torturato e ucciso in Egitto quattro anni fa. A dare la notizia un comunicato della Procura generale egiziana in circolazione al Cairo. La formazione della squadra viene "sottolineata" dal procuratore generale Hamada Al Sawi e avrà il compito di “studiare e mettere in ordine le carte del caso e opererà per prendere tutte le misure necessarie per far emergere la verità” sull'omicidio di Giulio Regeni.
La squadra lavorerà per far emergere la verità sul delitto, viene aggiunto nel comunicato, "in piena neutralità e indipendenza". Il testo non precisa se la nuova squadra sia egiziana o mista, ma una fonte egiziana sostiene che sarebbe egitto-italiana. Il procuratore Hamad al Sawi ha confermato "la prosecuzione della cooperazione fra la Procura generale egiziana e la Procura di Roma con lo scopo di giungere al vero con un'oggettività totale e trasparenza lontana dalle false informazioni che i media fanno circolare". "La squadra di inquirenti egiziani ha ascoltato, nel corso delle riunioni congiunte che si sono svolte il 14 e 15 gennaio", ieri e oggi, "i punti di vista degli inquirenti italiani e hanno scambiato informazioni e opinioni", viene aggiunto. Nel sottolineare in apertura che il procuratore generale "e la squadra degli investigatori egiziani hanno ricevuto una delegazione di inquirenti italiani", il comunicato conclude riferendo che "le due parti hanno concordato di proseguire la fruttuosa cooperazione giudiziaria fra le due Procure e hanno confermato l'applicazione di tutte le procedure d'indagine richieste da ciascuna parte nel rispetto delle leggi dei due Stati".
La notizia della nuova squadra investigativa è stata diffusa dopo l’incontro degli investigatori italiani ed egiziani conclusosi ieri a Piazzale Clodio in cui i pm romani avevano sollecitato i colleghi egiziani per l’arrivo di “risultati concreti” dall'Egitto che possano aprire la strada a un incontro fra procuratori. I pm capitolini, in particolare, hanno detto di attendere risposte sulla rogatoria inviata nell'aprile dello scorso anno.
Nel frattempo la famiglia Regeni ha ricordato il giovane che ieri avrebbe spento 32 candeline. Su Twitter la mamma Paola ha scritto un post in ricordo del figlio, che è stato condiviso su Facebook dal presidente della Camera Roberto Fico. “Caro Giulio, oggi avresti compiuto 32 anni ma ci sono persone che non rispettano la vita degli altri... non rispettano i diritti umani... E tu lo sai molto bene, purtroppo. La mamma".

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