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di AMDuemila
Riceviamo e pubblichiamo dal giudice istruttore argentino dottor Juan Alberto Rambaldo, una lettera sulla revoca del sostituto procuratoe antimafia Nino Di Matteo dal pool che indaga sulle stragi del 1992-1993.



Las Parejas (Santa Fe - Argentina), 27 Maggio 2019

Egregio Direttore
RIVISTA ANTIMAFIA DUEMILA
Giorgio Bongiovanni
S / D

Con tutta la mia stima,
mi rivolgo a lei con l'intento di sollecitarla a rendere pubblica la mia manifestazione di solidarietà nei confronti del Dr. Antonino di Matteo, derivata dalla decisione del Procuratore Nazionale Antimafia, Dr. Federico Cafiero de Raho di rimuoverlo dal pool che indaga sulle stragi di mafia e sulle “entità esterne” di tali fatti delittuosi"
Ho avuto l'onore di essere stato da Voi invitato a partecipare al Primo Congresso della lotta Contro la Mafia organizzato alla Facoltà di Filosofia dell'Università di Palermo ("La nascita della seconda Repubblica sul sangue die Falcone e Borsellino", nel 2008 ed essere il coordinatore del 2° Congresso Internazionale e 1° Nazionale, così come anche del 4° Internazionale e del 2° Nazionale nella Lotta Contro la Mafia e la Corruzione organizzato dall’'Università Nazionale di Rosario, (S.F - Argentina), che mi ha permesso di rimanere partecipe e impegnato nell'attività antimafia.
Grazie a questa attività ho potuto conoscere e conversare in più occasioni con il Dr. Di Matteo sullo straordinario lavoro che lui, insieme ai suoi colleghi del "pool antimafia", svolgeva nell’ambito dell'investigazione sul rapporto Mafia-stato.
Ho potuto costatare l'onestà della sua persona, ma - al di là di questo - l’enorme dedizione e coraggio con cui ricopriva il suo ruolo di magistrato. Coraggio e competenza dimostrati nell'intervista che ha portato al suo allontanamento.
Ovviamente non posso pronunciarmi sulla decisione del Dr. Cafiero di Raho che allude a "una questione di fiducia", una valutazione completamente soggettiva, ma –da un’osservazione obiettiva - è innegabile che il Dr. Di Matteo non ha commesso alcuna irregolarità nelle sue dichiarazioni e che la sua rimozione dal pool investigativo comporterà un immeritato effetto dannoso per la sua immagine pubblica.
Dr. Di Matteo: A Lei la mia più grande stima e solidarietà nella convinzione che il popolo italiano deve esserLe grato per il Suo lavoro di magistrato.

Dr. Juan Alberto Rambaldo
Giudice di 1ra. Instancia de Circuito
(Santa Fe - Argentina)

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