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Pristina.
Il presidente kosovaro Hashim Thaci è tornato oggi a commentare gli interrogatori condotti dal Tribunale speciale per i crimini dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) , dichiarando che l'ex comandante kosovaro Sami Lushtaku è stato "ingiustamente" ascoltato dai giudici dell'Aja. Scrivendo sul suo profilo Facebook ufficiale, Thaci ha quindi elencato i crimini commessi dalle forze armate serbe nella regione di Drenica durante il conflitto della fine degli anni Novanta: "La polizia serba e le forze armate hanno ucciso e massacrato centinaia di civili innocenti tra Drenica e il Kosovo, ma la giustizia internazionale non ha neanche iniziato a contrastare questi crimini". Secondo il presidente kosovaro, "un liberatore oggi è ingiustamente interrogato a l'Aja, mentre i criminali serbi continuano a girare liberamente in Serbia e nel mondo. Una grande ingiustizia - ha concluso - è stata inflitta ai nostri liberatori nel nome della giustizia internazionale".
Il presidente kosovaro Hashim Thaci potrebbe essere chiamato a testimoniare dal Tribunale speciale per i crimini di guerra dell'esercito di liberazione del Kosovo entro i prossimi mesi, probabilmente a marzo. E' quanto rivelato ieri dal programma televisivo kosovaro "Pressing" trasmesso dall'emittente "T7". Secondo quanto sostenuto dal giornalista kosovaro che conduce il popolare programma, l'istituzione del Tribunale speciale a l'Aja non avrebbe senso senza la presenza di Thaci, ex comandante Uck nel corso del conflitto degli anni Novanta. Sarebbero oltre 100 gli ex esponenti dell'Uck chiamati a testimoniare a l'Aja, alcuni dei quali già arrivati nella città olandese negli ultimi giorni. Secondo l'emittente "T7", Thaci sarà interrogato nelle prossime settimane anche dall'intelligence kosovara e da altre strutture dell'Uck: il capo dello Stato sarà chiamato a fornire dettagli sugli omicidi politici e sugli assalti avvenuti nel corso del conflitto della fine degli anni Novanta.
Il presidente, il primo ministro e il presidente del parlamento del Kosovo, rispettivamente Hashim Thaci, Ramush Haradinaj e Kadri Veseli, hanno espresso lunedì il loro sostegno agli ex combattenti dell'Esercito di liberazione del Kosovo chiamati a l'Aja per essere ascoltati dal Tribunale speciale. Tra questi Rrustem Mustafa e Sami Lushtaku, già recatisi a l'Aja e per cui il presidente Thaci ha elogiato la prontezza nel rispondere alla richiesta del Tribunale speciale che indaga sui presunti crimini dell'Uck. Thaci non ha mancato di sottolineare che quella dell'Uck alla fine degli anni Novanta è stata "una guerra giusta e nobile" e si è detto fiducioso sull'esito delle indagini. Anche Haradinaj e Veseli hanno parlato di una "guerra pura e sacra" e questo, a loro modo di vedere, sarà provato nuovamente a l'Aja.
Il portale d'informazione "Kosova Sot" ha diffuso lunedì la notizia che gli ex combattenti dell'Uck Mustafa e Lushtaku si sono recati a l'Aja in risposta all'invito del Tribunale speciale relativamente alle accuse contenute nel rapporto Dick Marty. "Siamo innocenti. Gli inviti sono del tutto normali dopo tutta la propaganda contenuta nel rapporto di Dick Marty", ha dichiarato da parte sua Mustafa. Il politico svizzero Marty nel 2011 ha presentato un rapporto al Consiglio d'Europa sul traffico di organi in Kosovo prelevati da prigionieri serbi assassinati dall'Uck nel corso del conflitto della fine degli anni Novanta. La Procura speciale per i presunti crimini dell'Esercito di liberazione del Kosovo, con quartiere generale a l'Aja, ha avviato in questi giorni i primi interrogatori nell'ambito delle indagini sui crimini di guerra nel corso del conflitto della fine degli anni Novanta. Alcune delle persone convocate per essere ascoltate dai giudici sono state interrogate a Pristina, mentre altre a l'Aja. Il presidente kosovaro Thaci ha invitato gli ex combattenti Uck a non temere ed a non rifiutare di recarsi a l'Aja per testimoniare.
"La guerra dell'Uck è stata giusta e sacra, e ciò sarà comprovato sempre", ha affermato nei giorni scorsi il primo ministro kosovaro Haradinaj. Il premier di Pristina, a sua volta ex comandante dell'Uck nel conflitto della fine degli anni Novanta, è in questo modo tornato sul recente annuncio dell'ufficio della procura speciale, che nelle scorse settimane ha convocato almeno dieci ex combattenti dell'Uck a l'Aja per essere ascoltati nell'ambito delle indagini sui presunti crimini di guerra. "Ci viene sempre richiesto di fare sacrifici affrontando la giustizia, sebbene siamo stati vittime di un'aggressione", ha dichiarato Haradinaj. A modo di vedere del premier kosovaro, i cittadini del paese e gli ex combattenti Uck hanno sempre risposto "senza esitazioni" alle richieste della giustizia internazionale. "La Corte speciale è un'altra testimonianza di quanto lontano sia andato il nostro sacrificio per creare uno Stato di diritto", ha aggiunto Haradinaj osservando che queste sfide "saranno superate se siamo uniti".
Secondo quanto dichiarato in precedenza dal premier, "non è una questione grave per i combattenti per la libertà, se loro vanno e tornano", per essere ascoltati a l'Aja. "Prego per il loro ritorno", ha aggiunto. La stampa kosovara evidenzia inoltre che la Procura speciale ha sollecitato le istituzioni di Pristina al loro dovere di cooperare nelle indagini. Come riferisce il portale d'informazione "Pristina Insight", tra coloro che sono stati convocati figurano l'ex comandante nella regione di Drenica Sami Lushtaku e quello della regione di Llapi, Rrustem Mustafa.
A partire dal 5 luglio 2017 è divenuto operativo il Tribunale speciale del Kosovo, con il compito di indagare su eventuali crimini di guerra commessi dagli esponenti dell’Esercito di liberazione del Kosovo durante e dopo il conflitto del 1999. Il 31 maggio 2017, il presidente del tribunale, il giudice Ekaterina Trendafilova, ha sottoposto il regolamento di procedura alla Camera specializzata della Corte costituzionale dopo la revisione da parte della plenaria dei giudici avvenuta a maggio. Da questi sviluppi, tuttavia, il Tribunale non ha ancora avviato concretamente la sua attività; un passo atteso nei primi mesi del 2019.

Tratto da: agenzianova.com

Foto © Ansa/Epa

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