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fuera g20di Sebastián Artigas
Continua la farsa: la Camera dei Deputati ha approvato con alcune modifiche il progetto dell’Esecutivo che perciò tornerà alla Camera del Senato. La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge dell’Esecutivo per l’ingresso di truppe del G20 nel paese, ma essendo state aggiunte delle modifiche (non sono stati approvati gli articoli 2 e 3), dovrà ritornare al Senato.
Durante la sessione del mercoledì è stato presentato il disegno di legge del Potere Esecutivo, previamente approvato dal Senato, per permettere l'ingresso di forze militari straniere dei paesi membri del G20 in occasione del summit nella capitale argentina.
Nella sessione plenaria della camera i voti a favore sono stati 95, presenti 97 deputati. Il deputato del Partito Comunista Gerardo Núñez ha abbandonato l'aula e hanno votato contro Luis Puig del ‘Partito por la Victoria del Pueblo’, entrambi del ‘Frente Amplio’, e Eduardo Rubio de ‘Unidad Popular’.
Successivamente, per quanto riguarda nello specifico la votazione degli articoli, l'articolo 1 è stato votato da tutti gli schieramenti a eccezione dei deputati sopracitati; a favore degli articoli 2 e 3, alla fine non approvati, ha votato lo schieramento del Frente Amplio con i deputati Núñez e Puig.
A radice di questo risultato il progetto è stato infine approvato ma con la modifica dell’articolo 1 che riguarda l’ingresso delle truppe USA. Per questa ragione il progetto con le relative modifiche deve tornare in Senato per l'approvazione.
I deputati contrari al progetto hanno manifestato la loro opposizione intervenendo nella seduta plenaria della Camera.
Il deputato Rubio di Unidad Popular ha sostenuto che "è molto grave che il governo uruguaiano si presti a questo ruolo" e che in realtà "in questi ultimi 10 anni si è ripetuto già due volte", riferendosi all’ingresso di truppe USA, aggiungendo inoltre altri antecedenti che confermano la continuità della posizione dell’Esecutivo, come le truppe in Haiti o le azioni del presidente Vázquez in pieno conflitto delle cartiere (quando sollecitò aiuto a Bush in caso di un conflitto militare con l'Argentina).
Gerardo Núñez del Partito Comunista si è ritirato manifestando di non appoggiare questo progetto per "ragioni di profonda convinzione politica" citando più volte frasi di Juan Castillo Segretario Generale del suo proprio partito, in ragione della sua dichiarata posizione anti imperialista e di denuncia delle politiche storicamente oppressive degli USA. Tuttavia non ha detto una parola circa l'incoerenza del suo Segretario Generale che si è opposto a voce ma ha votato a favore del progetto nel Senato.
Da parte sua Luis Puig ha detto che "il maggiore pericolo dell'umanità è proprio dentro il G20" e che in Argentina ci saranno manifestazioni di massa contro questo vertice. Altri deputati del Frente Amplio come Alejandro Zabala (IR) hanno espresso la loro opposizione al progetto ma hanno votato a favore come del resto ha fatto la maggioranza del loro schieramento sia Deputati che Senatori.
¿Para quienes gobiernan estos políticos?
Per chi governano questi politici?
Oltre alle chiacchiere e le giustificazioni di ogni tipo il risultato è stato un ulteriore passo nell'approvazione all’ingresso delle truppe yankee in territorio uruguaiano, grazie al sostegno della maggioranza quasi unanime dei legislatori dei diversi schieramenti parlamentari.
Come abbiamo detto in precedenza, il popolo lavoratore di ogni parte del mondo non può aspettarsi niente di buono delle discussioni e degli accordi che possano emergere da questo vertice, come non può aspettarsi niente di buono neppure il popolo argentino dalla mega coordinazione repressiva che sta pianificando il Ministro della Sicurezza Bullrich insieme agli USA e ad altri paesi. L'iniziativa dell’Esecutivo e il sostegno di gran parte della maggioranza del Parlamento si mette in prima linea per appoggiare tutto questo, ma un simile atteggiamento ambiguo non dovrebbe sorprendere, perché non è altro che la continuità storica dai governi dei partiti tradizionali di destra continuando con i governi del Frente Amplio (truppe in Haiti, visita di Bush, etc.), di subordinazione agli interessi delle grandi potenze capitaliste a discapito degli interessi dei lavoratori del paese e del mondo.
È evidente l’atteggiamento dei membri dei distinti poteri dello Stato, e di fronte a ciò i lavoratori, gli studenti e i movimenti sociali devono complessivamente raddoppiare gli sforzi per una mobilitazione indipendente che manifesti il proprio rifiuto verso i governi rappresentanti della barbarie capitalista che saccheggia il mondo e dei politici complici che li appoggiano con le loro azioni.

Tratto da: La Izquierda Diario

Foto di Copertina: www.tercerainformacion.com

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