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assad bashar c reuters(E sullo sfondo, contro l'Iran e la Russia)
di Americo Mascarucci
L’avvertimento dell’Amministrazione statunitense, sostenuta dalla Francia, ad Assad (“se darà il via a un’altra strage con le armi chimiche, lui e il suo esercito pagheranno un prezzo pesante”) è totalmente pretestuoso: Usa e Francia, visto che l’Isis, loro creatura, è stata sconfitta dai bombardamenti russi, si preparano a dichiarare guerra in modo diretto alla Siria. È la tesi forte che Giulietto Chiesa, giornalista esperto di scenari geopolitici, esprime conversando con IntelligoNews.

Le minacce di Trump alla Siria possono essere lette come messaggi indiretti a Iran e Russia?
Francamente non riesco a vedere questa componente. La realtà è che il presidente degli Usa in carica accetta le proposte dei neocon di ricominciare la guerra in Siria con una minaccia esplicita e scorretta. Pochi giorni fa abbiamo letto le rivelazioni di Seymour Hersh, giornalista premio Pulitzer, il quale ha tirato fuori documenti dai quali risulta che non c’è stato nessun attacco all’arma chimica da parte di Bashar al-Assad. Ora si parla di “seconda operazione chimica” da parte della Siria e si annuncia in anticipo una punizione. Insomma, da parte americana si scoprono le carte: Donald Trump ha deciso di passare all’attacco in Siria e lo fa sapere al mondo intero a prescindere dalla situazione sul campo. Le armi chimiche in Siria non ci sono, come è stato certificato dagli Usa e dagli osservatori Onu. Furono ritirate dalla Siria e messe su una nave che le ha portate in un porto italiano perché fossero disinnescate. Per legittimare la propria minaccia, Trump dovrebbe provare che la Siria, dopo avere consegnato le armi chimiche d’accordo con la Russia per evitare che Barack Obama bombardasse, abbia ricominciato a produrle. Rovesciando di 180 gradi la verità, gli Usa minacciano un attacco militare contro l’esercito ufficiale, l’unico legittimo, della Siria. Riprendere la guerra in questo modo significa - questo sì - coinvolgere direttamente Russia e Iran.

Sulla questione siriana si è definito un asse Trump-Macron. Quali sono i loro interessi comuni?
Sono esattamente quelli di prima. Europa e Usa si stanno ricompattando dopo aver preso atto di essere stati sconfitti militarmente in Siria - l’Isis era una loro creatura ed è stata decapitata dal bombardamento russo negli scorsi 10 giorni. Europa e Usa non accettano la sconfitta militare dell’Isis e si sostituiscono all’Isis. Visto che non hanno più l’arma per agire per interposta persona, i francesi (spero non l’Europa nella sua interezza) e gli Usa entrano in Siria direttamente, bombardando le truppe siriane piazzano armi sul terreno. Siamo in piena aggressione, senza pretesti reali: Trump ed Emmanuel Macron non possono dimostrare niente, ma sono convinti che saranno appoggiati da tutto il mainstream dei media occidentali, quindi con la certezza dell’impunità mediatica che seguirà al loro attacco.

#Siria #Russia #Trump-Macron #Isis

Tratto da: intelligonews.it

Foto © Reuters

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