Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

img 20151114 wa0010 1di Asmae Dachan
Ho letto con dolore e angoscia la notizia dei terribili attentati che nella notte scorsa hanno colpito la città di Parigi. Un’ondata di atti criminali che ha provocato una strage di innocenti, con oltre centoventi vittime e quasi duecento feriti. Un colpo al cuore della capitale francese, che è un colpo al cuore di tutta l’umanità che resta attonita di fronte a tanta violenza e alla morte assurda di tanti innocenti.

Non si può che condannare con fermezza quanto accaduto, non si può che chiedere che si fermi una volta per tutte la mano di questi criminali che continuano a commettere indisturbati orrori in varie zone del mondo. Le immagini che arrivano da Parigi sono terribili e l’ondata di paura che hanno provocato rischia di durare a lungo. Il dolore dei familiari delle vittime e di tutti i francesi è il dolore di ognuno di noi.

Quella di Parigi è l’ennesima pagina di sangue firmata dall’organizzazione criminale terrorista che dal 2013 non fa che commettere stragi di innocenti. Isis, acronimo di Stato Islamico dell’Iraq e della Siria, un autoproclamato Stato che Stato non è, né tanto meno può definirsi islamico. Sconfessati da tutte le istituzioni religiose del mondo musulmano, questi folli fanatici strumentalizzano il nome dell’islam  per disegnare il profilo di un nemico perfetto. Farsi chiamare terroristi islamici, Stato islamico, significa, infatti, trasmettere all’immaginario collettivo l’idea che esiste un mondo musulmano che odia e che semina morte, quando le prime vittime di questi criminali sono proprio i musulmani, sterminati in Siria e in Iraq e additati come minaccia da un’opinione pubblica confusa, spaventata, vulnerabile.

Isis, come prima Al Qaeda, è una vera industria internazionale del terrore che si muove con logiche mafiose, commettendo stragi finalizzate a provocare vittime, ma al tempo stesso cambiare gli equilibri geo-politici del mondo. Dopo ogni attentato, infatti, si muove la macchina della guerra. Dopo ogni attentato si muove anche la macchina dell’odio. A pagare sono sempre gli innocenti.

Oggi tutti abbiamo paura. Paura che il terrorismo ci colpisca e paura che questa comprensibile ondata di odio finisca, però, per provocare reazioni folli, discriminando persone innocenti che non solo non hanno nulla a che vedere col terrorismo, ma che sono i primi a prendere le distanze e condannarlo. Come si fa, da persone razionali, ad attribuire al terrorismo una religione? E’ da folli, è fare il loro gioco, è dare voce alla loro propaganda.

Tutto il mio affetto, la mia vicinanza, la mia solidarietà oggi vanno a Parigi e alla Francia. Voglio anche lanciare un appello, l’ennesimo, alle coscienze di tutti noi: sostenere la campagna dell’odio contro i musulmani, additandoli tutti come colpevoli significa darla vinta a questi criminali, che la fanno sempre franca. Lancio un appello per restare tutti uniti, respingere la deriva estremista, fanatica e terrorista e prevenire allo stesso tempo atteggiamenti di odio verso innocenti. Non lasciamo che l’orrore che stiamo provando spinga a una caccia alle streghe contro il diverso, mentre la macchina del terrore continua indisturbata a portare a compimento i suoi progetti, mossa da logiche di potere e di controllo.

Tratto da: diariodisiria.wordpress.com

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos