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NEWS 209482di Marisa Conte - 13 luglio 2014
Dopo gli ultimi bombardamenti aerei israeliani, alcuni attivisti internazionali si sono recati all'ospedale Al Wafa per fare da scudi umani.
Alcuni attivisti internazionali, di Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Nuova Zelanda, Spagna, Svezia, Francia e Venezuela, si sono recati all'ospedale Al Wafa per fare da scudi umani, dopo che gli aerei israeliani hanno bombardato il quarto piano. Nel corso della giornata, l'ospedale è stato colpito altre 4 volte. Israele li chiama "missili d'avvertimento".

In quell'ospedale, l'unico della Striscia adibito alla riabilitazione di chi è rimasto ferito in gravi incidenti, sono rimasti, dopo l'evacuazione degli altri, 14 pazienti intrasportabili.

Fred Ekblad, attivista svedese dell'ISM, ha detto: "La popolazione civile viene bombardata. Noi resteremo con loro, in solidarietà, finché la comunità internazionale e i nostri Governi per frmare i crimini di Israele contro l'Umanità." (fonte 1 e fonte 2)

Nella notte, anche l'ospedale Kamal Adwan è stato bombardato.

Anche la pacifica Arca di Gaza è bruciata. Questo, ovviamente, non fermerà le missioni che vogliono rompere il blocco illegale (fonte 3)

Dovremo, solo, acquistare altre magliette per finanziarle.

Contemporaneamente ai bombardamenti sulla Striscia, la Cisgiordania è in fiamme ma rimane fuori dall'occhio delle telecamere mainstream. In questi video, gli incidenti di Qalandiya (video 1 e video 2)

I Palestinesi non hanno un Esercito, non hanno un'Aviazione militare, non hanno una Marina militare.

Chi sostiene il Popolo palestinese e i suoi diritti non ha un Esercito, non ha un'Aviazione miliare, non ha una Marina militare.

Tutto quello che abbiamo è gambe per marciare, voce per gridare il nostro sdegno e dita per scrivere appelli. Sempre augurandoci che i media se ne accorgano e ci aiutino a spingere i nostri governanti a fare qualcosa di concreto.

Sulla maglietta di una manifestante francese, c'era scritto:

Popolo affamato

Terre rubate

Civili bombardati

Chi è il terrorista?

Sono tantissime le manifestazioni di protesta che si stanno tenendo, in tutto il mondo. Questo è un primo elenco, e qui alcune immagini che mostrano la grande partecipazione e il video della protesta di Roma.

Anonynous ha lanciato l'Operazione Salviamo Gaza (hashtag #OpSaveGaza) contro siti governativi statunitenti e israeliani.

34 Associazioni hanno lanciato un appello per un cesate il fuoco e per una soluzione che porti alla pace. Fanno parte dell'Association of International Develpment Agencies (AIDA) che coordina oltre 70 gruppi operanti in Palestina.

Lo stesso ha fatto il COSATU (Congresso dei Sindacati dei Lavorati del Sud Africa) che ha chiesto ai Sindacati internazionali e alle organizzazioni civili e religiose di fare contro l'apartheid israeliano quello che hanno fatto contro l'apartheid sudafricano.

Il Deputato di SeL Peppe De Cristofaro, Vice Presidente della commissione Esteri, ha chiesto che il Governo riferisca, in aula, su quanto sta accadendo, in Palestina.

SeL ha, anche, esposto la bandiera della Pace alle finestre dei suoi uffici della Camera.

In serata, un tweet del Ministro Mogherini diceva che è inaccettabile colpire i civili e che bisogna tornare ai colloqui di pace. E chi non è daccordo? Ma i fatti? Netanyahu ha ben chiarito a chi non l'aveva ancora capito che l'occupazione durerà a lungo.

Navi Pillary, alto funzionario ONU per i Diritti Umani, ha manifestato "seri dubbi che i bombardamenti israeliani siano effettuati nel rispetto della legge umanitaria e delle leggi internazionali sui diritti umani".

Nel contempo, richiama le due parti a evitare di lanciare attacchi su zone, densamente popolate e bla bla bla. Come se le due parti fossero alla pari.

Cosa le servirà per fugare i suoi dubbi, oltre a quello che anche lei, di certo, vede?

Valerio Evangelista, comune cittadino, per esempio, non ha dubbi: non è in corso alcuna guerra. Esiste un'occupazione militare, riconosciuta anche dalla Corte Internazionale di Giustizia.

Anche perché è da gennaio che i giornali parlano di una nuova invasione della Striscia di Gaza.

Mentre scrivo, giunge la notizia dell'uccisione di un altro pericoloso terrorista. Si chiamava Saher Abu Namous. Aveva 5 anni.

Petizione online

(12 luglio 2014)

Marisa Conte, per We are all on the Freedom Flotilla 2 - News.

Gruppo operativo: We are all on the Freedom Flotilla 2 - Gruppo operativo

Tratto da:
megachip.globalist.it

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