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di AMDuemila
L’avvocato Speranzoni: “La verità che sta emergendo sui mandanti della Strage la dobbiamo anche a lei”

Lidia Piccolini Secci, una delle fondatrici dell'associazione dei familiari delle vittime della Strage di Bologna, è morta ieri a Terni all’età di 96 anni. Suo marito, Torquato Secci, morto nel 1996, fu il primo presidente dell'associazione, nata nel 1981. I due nell'attentato del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna persero il figlio Sergio e da allora iniziarono a combattere per cercare verità e giustizia al grido di “avanti tutta!”, poi divenuto il loro celebre motto. La notizia della scomparsa di Lidia Piccolini Secci è stata data dall'attuale presidente dell'associazione, Paolo Bolognesi.
"Ho conosciuto Lidia Secci nel 1994 quando ero ancora uno studente di giurisprudenza nella vecchia sede dell'Associazione 2 agosto. - ha detto l’avvocato dell’associazione Andrea Speranzoni - Di lei mi son sempre rimasti nella memoria la dolcezza, ma anche lo spirito combattivo e la lucidità d'analisi. La verità che sta emergendo sui mandanti della Strage la dobbiamo a persone come lei. Una donna che non si è mai arresa di fronte a depistaggi e a occultamenti. Un esempio per tutti noi”. Il nome di Lidia Piccolini Secci si aggiunge a quella lunghissima lista di madri e padri scomparsi senza aver ottenuto in vita verità e giustizia per la morte dei loro figli.