Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Sorella di Stefano a Pistoia per ritirare premio Caponnetto
Pistoia. "I processi sono soltanto per chi se li può permettere". Così Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, oggi a Pistoia dove ha ritirato il premio Antonino Caponnetto per la cultura della legalità 2019. "Sotto tutti i profili - ha aggiunto - non soltanto quello economico, ma soprattutto sul piano emotivo. Noi abbiamo pagato un prezzo alto per arrivare fin qui e allora viene spontaneo chiedersi, è possibile che per arrivare ad una verità, prima ancora che a una giustizia, ci sia bisogno di tanto sacrificio? E soprattutto è possibile che ci sia bisogno di eroi? Perché io ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso persone che si sono fatte in quattro per arrivare a che sia fatta giustizia, ma credetemi non è così scontato, la giustizia è fatta dagli uomini". Il premio è stato assegnato anche all'avvocato Fabio Anselmo, e a Riccardo Casamassima e Maria Rosati, i due carabinieri che, con la loro testimonianza, hanno permesso la riapertura del procedimento sulla morte di Stefano Cucchi. Il riconoscimento, giunto alla sua nona edizione, è stato attribuito anche a Sonia Alfano, che a seguito della morte del padre, Beppe Alfano, ucciso dalla mafia nel 1993 per le sue inchieste giornalistiche, ha intrapreso un'intensa attività antimafia per accertare la verità sulla sua morte e sui mandanti occulti.

Foto © Imagoeconomica

ANSA