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di Giuseppe Ritucci
Mentre mamma Marie Hélène Benedetti era a Pescara per protestare davanti agli uffici della Regione, è arrivata la notizia tanto attesa. Suo figlio, bambino di 3 anni affetto di autismo, potrà finalmente fare le sue terapie in un centro convenzionato a Vasto. Si chiude così un percorso lungo mesi che ha visto la mamma vastese battersi per vedere riconosciuto un diritto di suo figlio e non dover percorrere centinaia di chilometri al mese per svolgere le terapie a Pescara perché a Vasto non c'era posto. Lo aveva stabilito una sentenza del tribunale di Vasto a cui però non era stata applicazione.

Dopo incontri, l'ultimo in ordine di tempo due giorni fa con l'assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, era attesa per ieri a mezzogiorno una risposta positiva. Ma, in mancanza di comunicazioni, Marie Hélène era tornata a Pescara per iniziare uno sciopero della fame e della sete. Con il megafono in mano ha urlato per ore la sua rabbia raccontando ciò che la sua famiglia sta vivendo fino a quando, poco dopo le 17, Dario Verzulli, presidente dell'associazione Autismo Abruzzo, ha ricevuto il documento con cui la Asl autorizza le terapie nella sede di Vasto del San Stef.Ar. «Ho ricevuto il documento dal dottor Montinaro - spiega Verzulli - che ringraziamo per il suo impegno. Finalmente hanno trovato il modo di applicare le indicazioni procedurali che l'assessore Verì aveva espresso già l'11 novembre».

ilmessaggero.it