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Il capo della Squadra Mobile, "Ricadute si vedranno nelle piazze di spaccio di Palermo e province vicine"
Palermo. "E' un'indagine che avrà una ricaduta importante perché sono stati arrestati i principali trafficanti di droga palermitani e recisi i contatti che questi trafficanti avevano avviato da tempo". A dirlo è il capo della Squadra Mobile di Palermo Rodolfo Ruperti commentando l'operazione BalckSmith che all'alba di oggi ha portato all'arresto di 19 persone facenti parte a vario titolo di un'organizzazione criminale che riforniva tutta la Sicilia con ingenti quantità di droga proveniente dalla Calabria e dalla Campania. Un lavoro "certosino - ha evidenziato Ruperti - quello avviato da tempo dalla Sezione narcotici sulle organizzazioni criminali che si occupano prevalentemente del trasporto su gomma della droga. La ricaduta si vedrà nelle piazze di spaccio palermitane ma anche delle province vicine". A gestire l'organizzazione erano i 'due Paoli', Paolo Dragotto e Paolo Di Maggio, che, spiega Ruperti, "avevano avviato fiorenti contatti sia con soggetti del napoletano molto vicini a clan della Camorra sia con soggetti vicini a cosche calabresi". Il meccanismo era abbastanza semplice. "I trafficanti raccoglievano i soldi, acquistavano lo stupefacente, prevalentemente in Campania, dopo di che la droga veniva stoccata da persone tra virgolette insospettabili, titolari di impianti, di parcheggi, imprese di trasporto, e da li veniva distribuita ad altri soggetti che poi rifornivano le piazze di spaccio di Palermo, ma anche della provincia di Trapani e Siracusa".

AdnKronos