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Salvo Palazzolo: “Il lavoro dei giornalisti va difeso e tutelato”

Per la libertà di stampa ed il diritto di cronaca. Stamane a Palermo, al Giardino dedicato alla Libertà di stampa in piazza XIII Vittime, l’Unione cronisti ha organizzato un sit-in al quale hanno partecipato il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, il presidente del’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, il componente del Consiglio direttivo regionale dell’Unci Sicilia, Antonella Romano, e l’on. Giuseppe Lupo, componente della Commissione parlamentare Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana. Per la redazione siciliana del quotidiano La Repubblica è intervenuto Fabrizio Lentini.
L’iniziativa promossa dall’Unci è stata organizzata a pochi giorni dalla perquisizione disposta dalla Procura di Catania in casa del cronista di Repubblica, Salvo Palazzolo.

Il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, ha letto il messaggio che Salvo Palazzolo ha indirizzato all’Unci e poi ha aggiunto che “l’Unione cronisti sarà sempre al fianco dei colleghi minacciati e intimiditi. La libertà di stampa è sacra. I giornalisti che trovano una notizia e la pubblicano hanno semplicemente svolto il proprio compito. E Salvo Palazzolo ha svolto con eccellenti risultati questo compito: informare i lettori senza alcuna reticenza”.

Il presidente dell’OdG di Sicilia, Giulio Francese, ha sottolineato che si sta vivendo “un momento difficile per la stampa, che sta subendo attacchi da più parti. L’Ordine dei giornalisti di Sicilia si è schierato fin dall’inizio al fianco del collega Palazzzolo che ha fatto unicamente il proprio dovere di giornalista. La perquisizione, il sequestro del cellulare e del computer la consideriamo una grave violazione della libertà di stampa che, come ricorda il presidente della Repubblica, Mattarella, “costituisce elemento portante e fondamentale della democrazia e non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia”. Invitiamo i giornalisti a rispondere con rinnovato impegno nel proprio lavoro, a inseguire verità scomode come nella vicenda della strage di via D’Amelio e del depistaggio, dove non serve alimentare altro clamore e polemiche, ma procedere verso l’accertamento rigoroso dei fatti”.

Per il presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, “oggi più che mai è importante testimoniare vicinanza ad un collega coscienzioso e bravo come Salvo Palazzolo, per ribadire con fermezza il nostro sostegno alla libertà d’informazione ed il “no” incondizionato a qualsiasi azione che possa limitarne l’espressione”.

Salvo Palazzolo nel messaggio indirizzato all’Unci, tra l’altro, ha osservato che “il lavoro dei giornalisti va difeso e tutelato. La ricerca della verità sulle stragi in Italia deve essere impegno di tutti. E’ necessario continuare a raccontare, troppe domande sono ancora senza risposta. E’ necessario continuare a cercare, all’interno delle istituzioni qualcuno sa. E’ necessario continuare a chiedere che tutti gli archivi di Stato vengano aperti. E’ il momento di una nuova grande indagine dei giornalisti italiani sulle stragi di Stato. Con il sostegno dei cittadini onesti e delle istituzioni di buona volontà. Non smettiamo di ripetere ogni giorno le domande ancora senza risposta, quelle che abbiamo annotato sui nostri taccuini. Anche se a volte nessuno sembra ascoltare. Anche se a volte fare quelle domande ci costa caro. Vogliamo sapere chi ha rubato l’agenda rossa di Paolo Borsellino e le parole di tanti nostri martiri. Parole che di sicuro racchiudevano il progetto di un’Italia migliore. Ecco perché vanno ritrovate”.

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