"Moro e Impastato uccisi da terrorismo e mafia, gravi minacce"
Roma. "Aldo Moro e Peppino Impastato furono ritrovati lo stesso giorno, trucidato dalle Br il primo e dalla mafia siciliana il secondo. Terrorismo e mafia sono fenomeni distinti ma rappresentano entrambi una gravissima minaccia alla democrazia". Così la presidente uscente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi. "L'assassinio di Aldo Moro - rileva Bindi - resta una delle pagine più tragiche e oscure della storia repubblicana. Non dobbiamo stancarci di cercare la verità sui quei terribili 55 giorni e sulla morte di un uomo giusto, di uno statista lungimirante e coraggioso. E' un dovere verso i familiari ma soprattutto verso le nuove generazioni". "A quarant'anni di distanza il paese si unisce nella memoria di tutte le vittime del terrorismo che non risparmiò nessuna categoria e con cieca violenza tentò nella lunga stagione degli anni di piombo di sovvertire le fondamenta della convivenza democratica. Senza cedere alla paura ma facendo leva sui valori della Costituzione, gli italiani - osserva Bindi - seppero trovare l'unità e la forza morale necessarie a respingere e sconfiggere i disegni eversivi. Peppino Impastato fu brutalmente ammazzato da cosa nostra, che non poteva sopportare la voce scomoda di chi denunciava gli affari criminali e rompeva il muro dell'omertà mafiosa. La democrazia è un bene fragile che va difeso con l'impegno e la responsabilità di tutti, praticando il rispetto delle istituzioni e dei principi costituzionali", conclude Bindi.
ANSA