Roma. "Enrico Berlinguer lo ricordò nel giorno in cui migliaia i migliaia di persone si radunarono in Piazza Politeama a Palermo per piangerne la morte: Pio La Torre, nello svolgere gli autorevoli incarichi nazionali che gli erano stati affidati, si sentiva un "siciliano all'estero". Ed era davvero così. Per tutta la vita La Torre lottò per la giustizia sociale e la legalità, senza mai dimenticare la Sicilia: fu lui, tra l'altro, ad ispirare la legge che consentiva la confisca e il sequestro dei beni ai mafiosi. E proprio in Sicilia volle tornare per proseguire la sua battaglia. Cosa nostra non poteva permetterlo e così lo uccise il 30 aprile di 36 anni fa, insieme a Rosario Di Salvo. Ricordo Pio La Torre per la sua straordinaria rettitudine morale, la profonda competenza e la grande lezione intellettuale e politica che ha lasciato a tutti noi". Lo scrive il leader di LeU Pietro Grasso su Fb ricordando la figura di Pio La Torre.
ANSA
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