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foto incendio messina 2 610 c enrico di giacomoTre canadair in azione dall’alba al tramonto. L’annunziata in ginocchio. Anziani evacuati. Sospese le attivita’ al polo universitario, chiuse la galleria giostra-annunziata e alcune arterie cittadine. Il sindaco accorinti, “c’è la mano dell’uomo”
Tra ieri e oggi si sono sviluppati dei vasti incendi intorno a Messina, in Sicilia: le zone più interessate sono quelle di contrada Catanese, San Michele e Annunziata, che si trovano in una posizione rialzata a nord della città e dove ci sono estese pinete. Alcuni edifici residenziali sono stati evacuati, così come le facoltà di Lettere e Veterinaria dell’università, perché le fiamme stanno per raggiungere alcuni edifici dell’ateneo. Messina è stata raggiunta da una grande quantità di fumo, che ha causato molti disagi. A causa degli incendi, che sono più di dieci, l’autostrada A18 Messina-Catania è stata chiusa in entrambe le direzioni tra lo svincolo di Roccalumera e Messina sud: a causa del fumo c’è stato un incidente che ha coinvolto più auto, e ha causato due feriti. Gli incendi hanno danneggiato alcune centraline dell’Enel che alimentano il sistema idrico locale, e alcune zone nelle colline intorno a Messina sono rimaste senz’acqua. Da ieri i vigili del fuoco di Messina e un comando di quelli di Ragusa stanno cercando di spegnere gli incendi, mentre i volontari della Protezione civile e del Corpo forestale stanno procedendo con l’evacuazione degli edifici vicini alle fiamme. Il sindaco di Messina Renato Accorinti ha detto: «abbiamo la certezza che dietro questi atti ci sia la mano dell’uomo, che causa danni irreparabili e rischi incalcolabili». Oltre all’area di Messina, altri incendi si sono sviluppati in provincia di Enna, a metà strada tra la città e Caltanissetta e in corrispondenza della galleria Fortolese sull’autostrada A19 Palermo-Catania: da lì il secondo si è esteso a nord est, avvicinandosi a Enna. Ci sono stati incendi meno gravi anche a ovest di Palermo e nel parco delle Madonie.

Incendi a Messina, l’assessore Pino “Roghi domati, situazione sottocontrollo”
La notizia che in molti attendevano, dopo oltre 32 ore infernali. “La situazione è completamente sotto controllo – ha dichiarato poco dopo le 21 l’assessore alla protezione civile Sebastiano Pino, presente al Coc –  Gli incendi sono stati tutti domati. Rimane qualche piccolo focolaio non pericoloso. Numerosi i fronti di fuoco: Mili, Larderia, poggio dei Pini, San Jachiddu, Annunziata cittadella universitaria, contrada Catanese, contrada Ciaramida e poi la zona di monte Ciccia, Sul campo VV. F, Forestale, Protezione civile, associazioni volontariato, 3 Canadair e 1 elicottero della marina. Polizia municipale, polizia di Stato, Carabinieri e polizia provinciale impegnati a garantire viabilità e ordine pubblico. 118, ASP e Servizi sociali hanno garantito assistenza sanitaria e assistenza alla popolazione. Attivato il COC e convocato il CCS in prefettura. Nel pomeriggio momenti critici alla cittadella universitaria dell’Annunziata con le fiamme vicine alle facoltà di lettere e veterinaria e alle case do contrada Catanese e Ciaramida. Sono stati allontanati gli studenti e gli abitanti di due case. Anche per gli abitanti di poggio dei pini momenti di paura nel tardo pomeriggio per le fiamme vicino alle case. Fiamme domate con gli ultimi interventi aerei. Non risultano danni alle abitazioni, ma ingenti danni alle campagne ed al patrimonio boschivo”. Ettari ed ettari di vegetazione in fumo, paesaggi apocalittici e la rabbia della impotenza di fronte a tato scempio. Superata l’emergenza della cronaca, sarà opportuno attivarsi per comprendere chi ha armato le mani dei piromani, e se dietro quest incendi ci sia un disegno criminoso.

Anche ieri una giornata di fuocoincendio messina 1 610 c enrico di giacomo
Tre incendi a ridosso delle abitazioni e dell’università tengono Messina nell’incubo. Fiamme ancora minacciose, nonostante l’intervento per tutta la giornata di ieri di tre Canadair e un elicottero, di sette squadre dei vigili del fuoco, rafforzati da altre due squadre, una di Ragusa e una di Milazzo, e due gruppi di volontari di Villafranca e Sant’Alessio. Sono di nuovo in volo i Canadair dalle prime ore dell’alba, mentre per tutta la notte le squadre antincendio hanno vigilato le abitazioni in tre punti diversi dei colli messinesi.

Già nella giornata di sabato un vasto incendio avevo annientato i terreni di Curcuraci, nella zona nord di Messina. Domenica mattina un nuovo focolaio è partito da Portella Castanea, sulle colline che sovrastano la città, per espandersi lentamente verso il centro urbano. Altissima la preoccupazione tra gli abitanti che da ieri sono avvolti dal fumo. Nella tarda serata di ieri il Comune ha attivato il Centro operativo di crisi per coordinare gli interventi. Tre i quartieri minacciati, San Licandro, l’Annunziata e San Michele-San Jachiddu.

Mentre il fuoco è stato domato in nottata a San Licandro, rimane critica la situazione all’Annunziata dove un incendio è divampato su due diversi versanti: lato Giostra e lato Annunziata. Qui le fiamme lambiscono ancora la città che si è risvegliata avvolta in una coltre di fumo. Ancora fuoco a San Michele, dove le fiamme hanno costretto alla chiusura di una galleria della tangenziale, la “San Jachiddu”, paralizzando il traffico cittadino sulla costa nord.

Nessun piano di sgombero è previsto per le abitazioni vicine agli incendi e tenute sotto controllo dalle squadre dei soccorsi di vigili e protezione civile: “Finora non abbiamo motivo di ritenere che esista pericolo per gli abitanti”, spiega l’assessore alla Protezione civile, Sebastiano Pino. “In due giorni è andato completamente in fumo il patrimonio boschivo messinese, intere pinete non esistono più”, avverte il presidente del V quartiere, Santino Morabito. Le fiamme hanno costretto anche all’evacuazione del maneggio Sofia Indelson: i cavalli sono stati messi in salvo alla facoltà di Veterinaria.

Incendi, Crocetta a Messina
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, vista la grave situazione degli incendi, sarà domani a Messina per una riunione col sindaco alle 12.

Incendi a messina: dichiarazioni del sindaco accorinti
A seguito degli incendi verificatisi a Messina negli ultimi giorni, il sindaco, Renato Accorinti, ha dichiarato che: “L’autocombustione non esiste, abbiamo la certezza che dietro questi atti ci sia la mano dell’uomo, che causa danni irreparabili con rischi incalcolabili. Mi auguro che si prenda coscienza della gravità di tali comportamenti e si proceda con azioni virtuose in modo da combatterli salvaguardando la natura. Posso intanto assicurare la cittadinanza sulla tempestività degli interventi e sull’attività di prevenzione che, con forte impegno dell’Amministrazione, ha fatto grandi passi avanti. Sono già stati finanziati progetti per diversi milioni di euro per i torrenti, per l’erosione delle coste e per altri temi relativi alla prevenzione. Per quanto possibile, poiché non si tratta di eventi prevedibili, il cittadino deve sentirsi protetto e l’Amministrazione lavora in questa direzione. Tuttora gli interventi della Protezione Civile, d’intesa con Azienda Forestale, Vigili del Fuoco e Volontariato, sono stati immediati; esiste un’organizzazione collaudata che lavora con serietà e professionalità per il bene della collettività evitando sicuramente conseguenze peggiori”.

Le dichiarazioni del consigliere comunale maurizio rella (cmdb)
In questi giorni la città di Messina è funestata da un importante incendio che sta interessando gran parte delle zone boschive del centro città. Lodando l’impegno eroico delle guardie forestali, dei vigili del fuoco, della protezione civile e di tutti gli organi che, instancabilmente, stanno lavorando da più di 48 ore consecutive, non posso non sottolineare la totale inadeguatezza dei servizi di prevenzione e della macchina dei soccorsi predisposti per le calamità naturali. Se, in questi giorni, Messina si trova in uno stato di calamità di tale dimensione, che non sembra possa cessare nelle prossime ore, la colpa è da imputare, oltre alla scelleratezza dei piromani, ai tagli ai fondi destinati alla guardia forestale, che hanno impedito loro di fronteggiare al meglio questo catastrofico incendio. Infatti, il governo Crocetta ha firmato due “Patti” con il governo Renzi (che ha comportato incoerenze nel bilancio regionale, prontamente bocciato dalla Corte dei Conti) che hanno fatto sì che molti fondi stanziati alla Regione Sicilia, venissero rimandati a Roma. Tutto ciò è avvenuto col tacito assenso di Crocetta, Ardizzone e dell’intera assemblea regionale. Il mio incarico istituzionale mi porta a sottolineare la situazione della città e dei cittadini dei quali sono al servizio, ma l’emergenza è estesa a tutta l’isola. Crocetta e il governo nazionale devono rispondere ai cittadini riguardo la mancanza di mezzi adeguati per contrastare l’incendio, che ha distrutto migliaia di ettari di terreno, tra i quali anche bellissime riserve naturali come il Parco San Jachiddu. È fondamentale che Roma ci dia lo stato di calamità naturale, affinché si possa fronteggiare questa catastrofe. Maurizio Rella

Chiuse al transito alcune arterie cittadine a causa degli incendi
A seguito degli incendi verificatisi nelle ultime ore, per agevolare gli interventi della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco, si è resa necessaria la chiusura di alcuni snodi viari cittadini. Pertanto rimangono provvisoriamente vietate al transito veicolare la galleria di collegamento Annunziata – Giostra, per consentire le attività di soccorso svolte dal canadair; la bretella autostradale d’ingresso da Giostra e la zona provinciale di Castanea da San Michele, per rischio caduta alberi. Le zone interessate sono monitorate da pattuglie del Corpo di Polizia municipale e provinciale. La riaperture al transito è prevista nelle prossime ore una volta normalizzata la situazione emergenziale.

Tratto da: stampalibera.it

Foto © Enrico Di Giacomo

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