Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il covo della colonna genovese a cui si arrivò grazie a Peci
Roma. Movimentata audizione dell'ex magistrato genovese Luigi Carli in Commissione Moro: avrebbe sentito colleghi torinesi e romani che avevano deciso l'irruzione nel covo Br di via Fracchia parlare riservatamente di "carte di Moro o riguardanti Moro trovate nel covo dove ci fu l'irruzione" frutto delle prime rivelazioni del pentito Patrizio Peci. Carli ha spiegato di non aver mai sentito notizie su scavi nel giardino della casa di via Fraccia appartenuta ad Anna Maria Ludman e di sacchi di plastica sotterrati che riportavano la dizione "da interrare". "Io questo ho sentito andate a chiedere a loro (Caselli, Maddalena, Laudi e Priore) . Allora era un giovane magistrato e ascoltavo. Loro hanno deciso l'irruzione in via Fracchia. Nulla chiesi al Procuratore capo di Genova, Squadrito, che mi incaricò, di stendere la requisitoria tecnica del Pm sulla sola irruzione. I colleghi sapevano tutto. C'erano carte di Moro in via Fracchia".
   
ANSA

TAGS:

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos