Una busta, contenente una lettera con minacce di morte e quattro pallettoni è stata recapitata a Tiberio Bentivoglio e alla moglie Enza. La notizia è stata diffusa da Libera Reggio Calabria attraverso un comunicato. È stata Enza, intorno alle ore 13, dello scorso 9 giugno, poco prima della chiusura del negozio situato sul Corso Vittorio Emanuele III, ad aprire la busta contenente l’ennesima gravissima minaccia. Parole dure, violente che ancora una volta hanno turbato la vita di Enza, Tiberio e dei loro cari. Frasi e oggetti simbolici che sono frutto di una logica mafiosa, perversa e criminale. Agli attimi di sconforto e smarrimento, assolutamente comprensibili, Tiberio ed Enza, hanno fatto seguire l’ennesima dettagliata e decisa denuncia. Libera insieme alla rete ReggioLiberaReggio, continueranno con determinazione a condividere e sostenere concretamente la resistenza di Enza e Tiberio. Non li lasciamo soli, con corresponsabilità cammineremo insieme per la ricerca della verita’ e giustizia. Rinnoviamo la nostra gratitudine e fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine, della magistratura e degli uomini e donne delle istituzioni che, conclude il comunicato, in questi anni di lotta e di grande fatica hanno assicurato il loro prezioso servizio ai nostri amici e a tutta la comunità reggina e calabrese».
«Siamo certi che questo ulteriore tentativo di scoraggiare e intimidire la chiara scelta di vita di Enza e Tiberio fallirà come quelli precedenti. Confidiamo nel coinvolgimento dei reggini onesti e liberi e nella loro scelta di sostenere con i fatti l’attività della Sanitaria SantElia. Solo così faremo capire ai criminali che la loro strategia è perdente e non ha futuro».
wesud.it
A Tiberio Bentivoglio e alla sua famiglia tutta la solidarietà da parte della redazione di ANTIMAFIADuemila.
Nuove minacce di morte all'imprenditore Tiberio Bentivoglio
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