Accompagna la delegazione anche l'oncologo che ha protestato contro l'opera con uno sciopero della fame. Il governatore pugliese chiede un incontro al governo: "Non si può ignorare la popolazione"
"Siamo venuti per chiedere un appuntamento al governo". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in piazza insieme a 100 sindaci della provincia di Lecce per manifestare contro il percorso del gasdotto Tap in Puglia. "Desideriamo ottenere un incontro col governo per discutere della localizzazione del gasdotto. Una richiesta che non è puì solo mia ma di tutti i sindaci della provincia di Lecce", ha detto ancora Emiliano. "Un incontro consentirebbe a tutti di comprendere fino in fondo le ragioni di chi si oppone alla Tap" perchè troppo spesso e ingiustamente "veniamo definiti come gente colpita dalla sindrome Nimby, ma non è così. Siamo una comunità pensante che cerca una mediazione".
Il governatore ha poi espresso l'auspicio che "il governo comprenda che sindaci e presidenti sono qui per l'adempimento di un dovere: dare voce alle nostre comunità e continuare con il nostro modello di sviluppo. Questi sindaci stanno facendo sforzi enormi per attirare turisti, cambiare l'immagine delle loro terre e renderle più accoglienti. Sarebbe pazzesco se la presenza di questo impianto stroncasse un lavoro che dura da anni. Mi auguro che della Tap si possa discutere non solo nel chiuso delle stanze", ha detto tra l'altro.
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