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manca attilio web00In poche ore oltre 2000 firme per l'appello. ''Non archiviate il caso Attilio Manca''
Viterbo. (i.m.) Oltre 2000 firme in poche ore per la petizione ''Non archiviate il caso Manca''. ''L’Italia ha capito che si è trattato di un delitto di Stato''. Così Angela Manca, donna e mamma coraggiosa, commenta l’immediato successo dell’appello lanciato da AntimafiaDuemila. Angela, che da anni combatte per la verità sulla morte di suo figlio, non è sola. Accanto a lei e alla sua famiglia oltre a magistrati, personaggi del mondo dello spettacolo e politici anche migliaia di italiani.

Il giovane urologo, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato ritrovato cadavere il 12 febbraio 2004 nella sua casa a Viterbo. Eroina, alcool e tranquillanti, il mix letale che ha causato la morte di Attilio Manca. Ma se da una parte la procura di Viterbo, condannando Monica Mileti per aver spacciato la dose all’urologo ha dichiarato il medico ''assuntore occasionale di droghe'', dall’altra parte la famiglia di Manca è invece convinta che la sua morte sia stata commissionata dal boss Provenzano per ''zittire'' Attilio Manca dopo l’operazione chirurgica alla prostata.

''L’Italia ha capito che si è trattato di un delitto di Stato e che la procura di Viterbo ha coperto i veri colpevoli – afferma Angela Manca -. Questa petizione, lanciata da AntimafiaDuemila, può dare valore alla nostra battaglia e soprattutto può essere una spinta importante per continuare a fare luce sulla morte di mio figlio''.

''Ci auguriamo che da una farsa processuale, quella rappresentata nelle aule del tribunale di Viterbo, dove non sono state prese in considerazione nemmeno le dichiarazioni di quattro pentiti di mafia – continua la madre di Attilio -, si passi ad un vero processo. È stato aperto un fascicolo per ‘omicidio volontario’ presso la procura di Roma e speriamo che queste indagini vadano avanti''.

È infatti proprio al procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, al procuratore aggiunto Michele Prestipino e al sostituto procuratore Maria Cristina Palaia che si rivolge l’appello di AntimafiaDuemila. La petizione, che in poche ore è stata firmata da oltre 2000 persone, è stata sottoscritta anche da Don Luigi Ciotti, dai deputati Lumia, Fava, D’Uva, Sarti, Scopelliti, Mattiello, dai parlamentari Di Maio, Di Battista, Civati, Bolognesi, dai personaggi del mondo dello spettacolo Jacopo Fo, Fiorella Mannoia, Marco Ligabue, Guzzanti, dai sindaci di Palermo, Messina e Napoli e da alcuni amici e colleghi viterbesi dell’urologo.

''Più firme riusciamo ad ottenere sulla petizione – conclude Angela Manca – più possibilità avremo per arrivare alla verità''.

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