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report logo 2017di F. Sa.
Report e la puntata sul giornale dem - Il Pd continua la guerra al programma e Gasparri si accoda: “È Milena l’autore ombra”
L’ultimo round, Matteo Renzi contro Report: “Credo che l’onorevole Francesco Bonifazi abbia già querelato. Siamo alla follia. E questo merita solo una firma su una querela”, così l’ex premier, ospite di Otto e Mezzo, ha commentato il caso nato dall’inchiesta sull’acquisto dell’Unità e gli appalti del gruppo Pessina.
In difesa di Report è scesa in campo anche Milena Gabanelli – che ha condotto il programma fino all’anno scorso – accusata da Maurizio Gasparri di essere ancora l’autore ombra della trasmissione: “Gasparri, quale membro della Commissione Parlamentare di Vigilanza, dovrebbe sapere che ho lasciato Report il 28 novembre, e che il nuovo conduttore, autore e responsabile è Sigfrido Ranucci. È offensivo nei confronti di entrambi sostenere che ne esercito il controllo”. Gabanelli aggiunge: “La politica reagisce sempre allo stesso modo, non entra mai nel merito delle critiche sollevate, ma le strumentalizza a piacere. Ciò non aiuta il Paese a migliorare”.
Il nodo della questione è l’intenzione della Rai – rivelata dal Fatto – di togliere copertura legale alla storica trasmissione di inchiesta. Gli effetti li ha spiegati Ranucci, ospite di Un giorno da pecora: “Noi facciamo inchieste, un lavoro molto a rischio. Toglierci la manleva è come mandarci in guerra senza elmetto. Finora abbiamo vinto su tutte le denunce querele per diffamazione, abbiamo perso solo una causa civile, non per diffamazione, che riguarda un informatore farmaceutico”. Molte voci del Pd attaccano Report. “A me stupisce l’inchiesta in sé – dice Michele Anzaldi – perché si fonda sulle dichiarazioni di un signore di cui non si sa nemmeno il nome ma sostiene di conoscere dettagli dell’operazione per sentito dire”. Ranucci replica: “L’uomo che parla è anonimo solo per il pubblico. Ma noi sappiamo bene chi è e abbiamo verificato la sua attendibilità anche con un’altra fonte”. Ma la guerra al programma su Rai3 non finirà. Si capisce dalle dichiarazioni di Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Vigilanza: “Il partito ha deciso di tutelare la propria immagine attraverso le vie legali. La Rai deve fare una riflessione sul meccanismo delle responsabilità”.

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