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regeni giulio c ansaLa fine di Giulio, torturato e ucciso al Cairo a 28 anni, ricostruita con documenti e testimonianze inedite in una grande inchiesta multimediale: un dossier di otto pagine in edicola venerdì e una serie di cinque puntate online su Repubblica.it. E un docufilm di 52 minuti che verrà presentato sabato alle 19 in anteprima al Festival internazionale di giornalismo di Perugia e successivamente in televisione e in streaming

Roma
. Quattordici mesi sono un tempo lunghissimo per chi ha perso un figlio e chiede di conoscere i nomi dei responsabili del suo omicidio. E sono un tempo lunghissimo per uno Stato sovrano che esige non una qualsiasi verità ma una verità solida. Ebbene, a distanza di 14 mesi gli assassini e i mandanti dell’omicidio di Giulio Regeni non hanno ancora un nome.
E tuttavia questo tempo non è trascorso inutilmente. Di quanto accaduto al Cairo tra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016 si conoscono oggi sufficienti circostanze che consentono di documentare, al di là di ogni ragionevole dubbio, il pieno coinvolgimento nella fine di Giulio Regeni di appartenenti agli apparati di sicurezza egiziani. Di più: il pieno e consapevole depistaggio della ricerca della verità di almeno uno dei due uomini forti del Regime, il ministro dell’Interno, Abdel Ghaffar, autorità politica cui fa capo l’ubiquo servizio segreto interno egiziano, la National security.
Le mosse dilatorie del Regime di Al Sisi, le sue menzogne, cominciate nell’immediatezza del ritrovamento del corpo di Giulio, non sono finite. E la ragione è che mai, come in questo momento, gli apparati della sicurezza egiziana sono in un angolo cieco. E, con loro, il vertice politico del Paese.
Per questo Repubblica, a chiusura di oltre due mesi di lavoro e ricerche, ha deciso di rimettere insieme i frammenti di questa vicenda. Arricchendoli di dettagli oggi cruciali. Di testimonianze inedite, a cominciare da quelle dei genitori di Giulio, dell’ex ambasciatore al Cairo, Maurizio Massari, degli investigatori che stanno lavorando al caso. Di materiali audio e video inediti. Il tutto per dare un senso, una logica, dunque una sequenza non meramente cronologica a quanto accaduto. E di dimostrare quanto riassunto nel titolo del Super 8 che sarà pubblicato domani: Il muro di sabbia.

VIDEO "Nove giorni al Cairo", il docufilm sulla fine di Giulio Regeni - Trailer



Per descriverlo era necessario, per la prima volta, uno sforzo multimediale. Un giornalismo che tenesse insieme l’immagine e la parola. Declinato su tutte le piattaforme e nei diversi formati che queste consentono. Nella consapevolezza che ogni formato ha un suo linguaggio e una sua forza specifica. Che lì dove fatica ad arrivare la forza della scrittura, arriva quella del linguaggio per immagini. E viceversa.
Repubblica, insieme a 42° Parallelo, ha per questo realizzato un docufilm di 52 minuti intitolato "Nove giorni al Cairo - Il sequestro e l'omicidio di Giulio Regeni" che verrà presentato sabato alle 19 in anteprima al Festival internazionale di giornalismo di Perugia e successivamente in televisione e in streaming e una web serie in cinque puntate che sarà su Repubblica.it dalla prossima settimana e che seguiranno, appunto, la pubblicazione di un’inchiesta di otto pagine con il Super 8 di domani.
Un’inchiesta per Giulio” è il titolo che abbiamo dato all’intero progetto. Perchè la verità sulla sua morte è questione civile che riguarda e interpella ciascuno di noi.

repubblica.it

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