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carcere mani celladi Pippo Giordano
Basta! Il vaso dell'ipocrisia è colmo. Chi propone questa petizione ha combattuto la criminalità comune, terroristica e mafiosa. Non possiamo assistere inermi al continuo scempio della vita di tutti noi, con aggressioni violente sino a cagionare morte. E' giunta l'ora che la politica si assuma la responsabilità nel dare sicurezza alla comunità tutta. In caso contrario, riterrò come ho sempre sostenuto, che chi ha governato e governa questo Paese ha una grande responsabilità oggettiva dei delitti consumati nel Territorio italiano. Uno Stato che non è in grado di garantire la sicurezza, dovrebbe riflettere. Per citarne alcuni casi di macroscopica responsabilità oggettiva, basta citare le strage mafiose del 92/93. Quindi non è pensabile che una famiglia non possa stare a casa propria in tranquillità senza essere aggredita con violenza inaudita. Non è più accettabile che un barista, un commerciante o un imprenditore non possa esercitare la propria attività, senza essere brutalmente aggredito o come nel caso di ieri 1° aprile 2017, essere ucciso nel suo bar a Budrio nel bolognese. No e no!
E allora, signor ministro dell'Interno Minniti con questa petizione Le chiediamo di esaminare con urgenza l'opportunità di presentare un disegno di legge, tendente a modificare le attuali norme  che regolano l'istituto della legittima difesa; chiediamo nel caso di delitti contro il patrimonio e la persona, di escludere totalmente ogni beneficio di Legge chi commette tali reati; chiediamo di applicare nei confronti degli stessi, ovvero ai delinquenti abituali, le norme che regolano il sequestro e la confisca dei beni. Le suggeriamo, inoltre di intraprendere accordi bilaterali coi Paesi europei ed extra europei, al fine di far espiare nei paesi di origine le pene comminate in Italia, finanche la possibilità di sequestrare cautelativamente per giungere a confisca, beni sedenti nei luoghi di residenza dei condannati. La priorità di dare sicurezza al Popolo italiano non è più procrastinabile.

Firma l'appello: change.org

ANTIMAFIADuemila
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